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Luigi Satta: “Contro l’erosione scegliere soluzioni che durino nel tempo”

18 marzo 2020 | 19:58
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Luigi Satta: “Contro l’erosione scegliere soluzioni che durino nel tempo”

“Non possiamo continuare a fare quegli errori che negli anni hanno permesso di erodere chilometri di costa”

Fiumicino – “Sono più di 50 anni che il fenomeno oggi conosciuto con l’appellativo ‘erosione’ è ben presente alla popolazione, che in maniera meno scientifica lo definiva come ‘il mare che mangia la spiaggia’. E credo sia arrivato il momento di capire – cosa che dico da tempo – che gli interventi non possono essere soldi buttati a mare, ma devono essere strutturali a garantire un futuro”.

A parlare è Luigi Satta, già delegato del Sindaco per i problemi della pesca ed esperto del settore portuale.

“Premetto – spiega – che condivido in parte l’allarme della scienziata Ilaria Falconi (leggi qui), ma sono anni che nei miei articoli pubblicati da Il Faro on line (ad esempio il 25 gennaio e 20 febbraio 2019), pur non essendo uno scienziato, ho parlato di erosione e dei modelli contrasto.

Ad esempio i Tecno reef, già realizzati in molti Paesi; strutture modulari “aperte”, che permettono all’onda di entrare all’interno dove, generando diverse turbolenze, ne esce sensibilmente indebolita.

Spero che l’allarme della dottoressa Falconi giunga in modo costruttivo a quella politica sorda, che negli ultimi trent’anni ha veramente gettato a mare miliardi di lire e milioni di euro, senza alcun riscontro positivo, accettando inconsciamente, e facendo subire agli operatori, un’erosione che poteva essere contrastata con seri investimenti, ottenendo 2 risultati: il ripascimento naturale, e il ripopolamento della fauna ittica.

Verso la fine degli anni Ottanta, con finanziamenti regionali, furono posizionati, davanti il litorale di Fregene, dei cubi in calcestruzzo che avevano due obiettivi, uno contrastare la pesca a strascico, l’altro – in fase sperimentale – era per una miticoltura. Negli anni si è potuto verificare che il quel tratto non vi è stata un erosione violenta come in altri tratti di litorale.

Considerando che proprio in questi giorni ho appreso che la Regione Lazio ha stanziato 1 milione e centomila euro per un tratto di Fregene, spero vengano impiegati bene. Non sono sufficienti a progettare e realizzare quello strumento di cui parlavo, atto a contrastare il fenomeno dell’erosione su tutto il litorale del nostro comune, ma comunque non possiamo continuare a fare quegli errori che negli anni hanno permesso di erodere chilometri di costa”.