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Misericordia di Fiumicino: 3 giovani in zona rossa, nel cuore dell’infezione da coronavirus

18 marzo 2020 | 21:17
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Misericordia di Fiumicino: 3 giovani in zona rossa, nel cuore dell’infezione da coronavirus

La storia di Massimiliano, Matteo e Paolo, partiti per Milano (zona rossa) per dare respiro a medici e infermieri allo stremo delle forze.

Fiumicino – Partire per la zona rossa con un carico di mascherine, tute protettive, paura e coraggio. Ogni chilometro che passa è un passo in più verso il cuore dell’infezione. Prima Brescia, per dormire una notte, poi Milano, a disposizione della Croce Bianca.

I medici sono allo stremo, il personale sanitario non ce la fa più. Saltati tutti i turni, non si dorme da giorni. Per questo la Misericordia di Fiumicino è stata allertata dalla Protezione civile nazionale: occorrono ambulanze, e personale che consenta al personale in zona di riposare qualche ora, sostituendolo nell’incessante lavoro di dare risposta alle richieste dei pazienti.

L’equipaggio è composto da 3 giovani di Fiumicino. Per adesso diamo i loro nomi e l’età (Massimiliano 21 anni, Matteo 26 e Paolo 29), per dire chi sono senza ancora renderli “eroi”. Ci sarà tempo e modo, nei prossimi giorni, per descriverli, dare lustro alla città e alle loro famiglie.

Per adesso conta il gesto di tre ragazzi che invece di chiudersi in casa (chi lo fa, fa comunque bene, sottolineiamolo) e a spasso inutilmente per i parchi o per la città (e questo è deleterio, oltre che stupido) spendono il proprio tempo per aiutare il prossimo.

Ma stavolta non è una mera dichiarazione di intenti o di disponibilità. Stavolta si parte, si va al fronte, dove la gente muore. Protetti, certo, da maschere, guanti e tute, ma pur sempre nell’occhio del ciclone.

Una prova di coraggio che rende orgogliosi di quella che davvero possiamo definire “la meglio gioventù”.

La squadra resterà a Milano città, per una settimana, operando ogni giorno. Non solo, ma come se non bastasse la presenza fisica e il proprio impegno, come testimonianza di solidarietà, la Misericordia ha fatto di più, acquistando con i propri fondi 60 tute cerate di terza categoria (quelle bianche di biocontenimento, per capirci) 200 mascherine e 200 guanti in lattice da donare alla protezione civile lombarda.

“Da Governatore – chiosa Elisabetta Cortani, della Misericordia – sono sicuramente preoccupata, ma fiera del loro altruismo”.

Nei prossimi giorni, Il Faro on line terrà un “diario” delle giornate dei nostri ragazzi in prima linea contro il coronavirus. Seguiteci e seguiteli, perché potremo restituire loro un po’ di forza e di coraggio (che certo non gli mancano) nella difficile missione a cui sono chiamati.