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Coronavirus, la Misericordia in Lombardia: “Un formicaio in ospedale, il deserto fuori”

19 marzo 2020 | 19:50
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Coronavirus, la Misericordia in Lombardia: “Un formicaio in ospedale, il deserto fuori”

Il diario del viaggio di Massimiliano, Matteo e Paolo, della Misericordia di Fiumicino, nel cuore della zona rossa

Fiumicino – “E’ stata una notte strana quella del viaggio. Sull’autostrada c’eravamo solo noi dentro l’ambulanza e i Tir. Un anticipo della desolazione che avremmo trovato per le strade lombarde”.

Il viaggio di Massimiliano, Matteo e Paolo, della Misericordia di Fiumicino, è iniziato. Una notte insonne alla guida del mezzo di soccorso che poi è stato “consegnato” alla Croce Bianca di Milano.

In trincea scenderanno domani mattina, turni già assegnati. Matteo presso Paullo (10 chilometri a est di Milano; è uno dei 61 comuni del Parco Agricolo Sud Milano, al confine tra le province di Milano e Lodi), postazione 118, dalle 7 alle 19. Massimiliano e Paolo in turno al distaccamento di Sant’Angelo Lodigiano, turno dalle 13 alle 21, proprio in provincia di Lodi.

Oggi sono passati alla Sede centrale a Milano, dentro l’ospedale, “dove abbiamo trovato un’accoglienza fantastica – raccontano a ilfaroonline.it -. Ci hanno fatto la cosiddetta ‘immatricolazione’, cioè hanno registrato il nostro arrivo, e una formazione sul funzionamento del sistema emergenza/urgenza della Lombardia, diverso da quello della Regione Lazio. Infine lezioni su come indossare correttamente i dispositivi di protezione”.

Quello che può sembrare un approccio di routine, è invece una raccomandazione salvavita.Ci hanno chiaramente detto di osservare scrupolosamente ogni passaggio, perché per i soccorritori il rischio di contagio da coronavirus è del 50%”.

La prima impressione è “molto forte”. Nella cittadella sanitaria c’è un formicaio di persone che si muovono, arrivano, aiutano, controllano, visitano. Fuori, invece, il deserto. Una desolazione totale, senza nessuno che si azzardi a girare. Una città così grande… e così vuota. Qui la morte è tangibile, non c’è giornata di sole che possa far pensare ad altro…”

Il Faro on line terrà un “diario” delle giornate dei nostri ragazzi in prima linea contro il coronavirus. Seguiteci e seguiteli, perché potremo restituire loro un po’ di forza e di coraggio (che certo non gli mancano) nella difficile missione a cui sono chiamati.