L'AVVISO |
Cronaca Locale
/

Covid-19 a Ostia. Giuliana Di Pillo video-shock: “Devo togliere tutte le panchine? Volete le bare sulla spiaggia?”

20 marzo 2020 | 10:25
Share0

Appello accorato della presidente del X Municipio: “Dovete restare a casa: volete arrivare a vedere le bare sulla spiaggia questa estate?”

Ostia – Infuriata come non si è mai vista. Rabbiosa e determinata. La presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo, lancia dal suo profilo social quello che più che un appello sembra un avvertimento: “Vogliamo vedere le bare sulla spiaggia?“. E quindi, se non lo vogliamo, tutti restino a casa o arriveranno provvedimenti drastici. Come magari rimuovere le panchine, luoghi di assembramento, da tutto il municipio.

Per convincere le persone ad attuare coscenzionasmente e rigidamente le misure di distanziamento sociale stabilite dal Governo, Giuliana Di Pillo prende a prestito le immagini terrificanti della colonna di camion militari che ieri sono partiti dall’obitorio di Bergamo con le bare dei defunti da Covid-19 per andare a cremare i corpi in altre città.

Mi arrivano segnalazioni da cittadini che rispettano le regole – dice scura in volto Giuliana Di Pillo – di gente che sta in giro, che si assembra sulle strade, che sta sulle panchine a gruppetti a chiacchierare. Cos’è che non avete capito della frase: dovete stare a casa? Le avete viste la immagini di Bergamo, con i camion militari in fila pieni di bare? Una cosa mai vista. Ma vogliamo arrivare anche qui da noi questa estate a mettere le bare sulle spiagge? Avete capito a no che dipende da noi, da come ci comportiamo? Non mi fate arrivare a prendere misure drastiche. Assurdo vedere ancora persone che chiacchierano sulle panchine. Non mi costringete ad arrivare a prendere misure drastiche arrivare a togliere tutte le panchine del municipio. Non arriviamo a questo”.

Restiamo in casa – insiste la presidente del Municipio di Ostia – Lo so, è difficile, assurdo, una cosa pazzesca ma questa stiamo vivendo. E dobbiamo fare sacrifici per tutti, per le persone che stanno negli ospedale, che affrontano tutto questo lavorando, ma anche per le persone che stanno nei supermercati, quei ragazzi che stanno in fila alla cassa e che ci forniscono da mangiare. Per tutti noi, abbiamo rispetto. Facciamo un sacrificio: restiamo a casa” .