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Fondi zona rossa, Maschietto: “La situazione è critica, provvedimento duro ma necessario”

20 marzo 2020 | 16:01
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Fondi zona rossa, Maschietto: “La situazione è critica, provvedimento duro ma necessario”

Fondi – Questa mattina la città di Fondi si è svegliata ufficialmente zona rossa. “Purtroppo l’applicazione di un tale provvedimento non poteva essere procrastinata, considerata l’estrema criticità della situazione, sia per quanto riguarda l’elevato numero di contagi rispetto al numero di abitanti che il conseguente rischio di rapida diffusione.” Queste le prime parole di Beniamino Maschietto, vicesindaco facente funzioni della città.

I numeri parlano chiaro, se la città di Fondi è la prima effettivamente blindata dalla Regione stessa (nel caso di Gaeta è un provvedimento sindacale leggi qui) una ragione c’è. Su 40mila abitanti, sono attualmente 47 i pazienti acclarati, 192 le persone in sorveglianza attiva e 760 in isolamento domiciliare. Una curva destinata a non scendere tanto presto, secondo gli esperti, e allora, la soluzione, per il bene dei fondani, dei cittadini limitrofi e del sistema sanitario è quella di un provvedimento ancora più drastico, di un isolamento ancora più limitante.

“È un provvedimento duro ma necessario – ha sottolineato Maschietto-, supportato dalle necessarie indicazioni mediche e scientifiche, e che richiede da parte di tutti i cittadini uno sforzo ancora maggiore rispetto a quello a cui eravamo abituati sino ad oggi, con limitazioni più rigide. L’ulteriore diffusione del virus deve essere doverosamente scongiurata in tutti i modi perché da diversi giorni il numero dei contagi registrava una crescita tale da richiedere un intervento drastico per arginare il contagio.”

Cosa era accaduto nei giorni scorsi: la proposta del Comune

Il vicesindaco Maschietto fa poi un passo indietro e ripercorre quanto accaduto negli ultimi giorni: “Con l’ordinanza sindacale del 16 Marzo scorso avevo già messo in atto misure restrittive ulteriori rispetto ai DPCM emanati in merito all’emergenza Covid-19, proprio per intensificare i controlli in merito all’attuazione delle misure di contenimento.

Come amministrazione comunale avremmo voluto essere parte ancor più attiva già da tempo e in sinergia con gli Enti preposti. Difatti, negli ultimi giorni avevamo espresso alla ASL e alla Regione Lazio alcune considerazioni sulla necessità di mettere in campo azioni più incisive per il monitoraggio sanitario nel nostro Comune, chiedendo di accedere ai dati relativi sia ai soggetti contagiati che di quelli in sorveglianza attiva e in isolamento domiciliare, al fine di verificare con puntualità e speditezza che si ottemperasse alle disposizioni ricevute riguardo all’obbligo di isolamento o quarantena domiciliare e, conseguentemente, di supportare nel migliore dei modi la ASL.”

Una proposta, però, quello avanzata dall’amministrazione comunale fondana, esclusa per via delle norme di tutela della privacy. Almeno fino ad oggi. Fino al provvedimento specifico della Protezione Civile che ne consente l’utilizzo anche da parte dei Comuni.

Le richieste

Non solo proposte, però, anche richieste. Maschietto infatti sottolinea: “Ho partecipato, in videoconferenza, alla riunione della Regione Lazio. In ragione dell’individuazione della città quale cluster ho tra l’altro sottolineato due necessità primarie per Fondi. In primis, quella di intensificare gli screening veloci tramite Tac, al fine di individuare più facilmente i casi di polmonite. Sempre a livello sanitario, ho rinnovato la richiesta di potenziare al più presto l’attività dell’ospedale cittadino, ripristinando la chirurgia generale, riattivando i 4 posti di terapia intensiva, potenziando l’operatività del Pronto soccorso e aumentando le nostre unità mediche e infermieristiche.

Ho poi chiesto di tutelare le esigenze di tutta la filiera agroalimentare riconducibile al Mercato Ortofrutticolo di Fondi, e sono lieto – conclude – che il provvedimento dedichi una particolare attenzione proprio alla realtà di viale Piemonte, prevedendo il mantenimento delle relative attività con il controllo giornaliero di tutto il personale anche mediante termoscanner all’ingresso della struttura.”

(Il Faro on line)