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Lo sfogo social di un medico di base di Ponza: “Vado in pensione, ma avrei voluto continuare a lavorare per fronteggiare l’emergenza”

22 marzo 2020 | 14:09
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Lo sfogo social di un medico di base di Ponza: “Vado in pensione, ma avrei voluto continuare a lavorare per fronteggiare l’emergenza”

Sulla questione è arrivata anche la proposta di Fdi Ponza, che fa sapere: “Rischiamo di trovarci con un dottore che verrà solo due volte a settimana.”

Ponza – Il medico di base di Ponza, Biagio Vitiello, va in pensione (ieri ha compiuto 70 anni), nonostante la sua volontà di continuare a lavorare per aiutare la sua comunità isolana a fronteggiare l’emergenza. Per questo affida ai social il suo sfogo.

Avrei voluto continuare, ancora per qualche mese, al fine di non crearvi ulteriori disagi, in questo brutto momento che stiamo vivendo, dovuto all’imperversare di questo terribile virus. Sebbene abbia fatto richiesta di permanenza in servizio (da molti mesi) al Sindaco, all’Ausl di Latina, al Prefetto e alla Sanità Marittima, non mi è stata data alcuna risposta; questo è molto grave!

E ancora: “Il signor Sindaco, se avesse voluto (non causare disagi a voi assistiti), avrebbe avuto (ed ha) il potere di mantenermi in servizio, in questa specifica emergenza, potendo come Ufficiale di Governo in materia sanitaria, adottare con un’ordinanza le misure più opportune a garanzia della salute dei cittadini residenti (tra l’altro sarebbe poco opportuno spostare dei medici dal continente), per garantire così la continuità assistenziale necessaria in questo brutto periodo. Mi domando, perché nessuna risposta? Lascio la mia professione con un po’ di rammarico, per quello che non mi è stato concesso di darvi assistenza medica in questo momento.”

A Ponza vi sono altri medici di base, ma in questo periodo di emergenza sanitaria potrebbe non essere sufficiente, potrebbe essere necessario avvalersi di tutte le forze che hanno le capacità di poter essere d’aiuto. Intanto, Vitiello si rivolge ai suoi ormai ex assistiti: “Una cosa che vi raccomando, pretendete che la sanità a Ponza sia come quella dei cittadini continentali; pretendete che il medico che mi sostituirà, sia presente a Ponza tutti i giorni (e che non faccia “part time” come qualche collega fa da anni sotto gli occhi di tutti (ASL LT5 compreso), oppure non sia ubiquitario: due giorni a Formia, due Ventotene -come già avviene – e naturalmente due a Ponza.

Sappiate che i medici isolani, per il “disagio isolano”, prendono un contributo di mille euro, quindi pretendete da essi un assistenza medica normale. Se la vostra assistenza medica sarà carente– conclude Vitiello-, avvisatemi, perché non permetterò alcuna “truffa” nella sanità Ponzese, a tutela della vostra salute.”

La proposta di Fdi Ponza: “Il Sindaco faccia rimanere il dottor Vitiello”

Sulla questione, intanto, è intervenuto anche il portavoce locale di “Fratelli d’Italia”, Danilo D’amico che, in un video social, ha fatto sapere: “Sappiamo tutti che il dottor Biagio a giugno andrà in pensione, ma ancora non sappiamo, invece, quando finirà l’emergenza Coronavirus.

Il dottor Vitiello – sottolinea D’amico – ha 1005 pazienti che andranno ripartiti tra i vari medici di base, il dottor Feola e il dottor Caico. Ora datosi che il dottor Caico ha già l’incarico sotto l’ambulatorio e già 300 pazienti e non può andare oltre i 500 e il medico di base non può andare oltre i 1005, rimarranno più o meno 500 ponzesi senza assistenza sanitaria di base.”

Da qui, D’amico lancia la sua proposta: “Visto che in tutta Italia stanno chiamando a lavorare negli ospedali anche ai medici un po’ più anziani di rimanere in servizio, facciamolo anche a noi a Ponza. Il Sindaco ha l’autorità per fare un’ordinanza del genere e far in modo che il dottor Vitiello possa continuare a lavorare.

Purtroppo, apprendiamo che questa è un’esigenza che l’amministrazione non ha voluto capire, rifiutando la nostra e la stessa proposta del dottor Vitiello. Rischiamo di trovarci con un dottore che verrà solo due volte a settimana, per via di altri incarichi a Formai e Ventotene. Certo – conclude D’amico – l’amministrazione si prenderà la sua responsabilità. Ora non vogliamo fare polemica.”

(Il Faro on line)