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Effetto covid, Roma come non la ricordavamo più fotogallery

Roma si mostra, spogliata dal traffico. Ed è mozzafiato.

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Roma – Come negli occhi di Jep Gambardella, Roma si propone maestosa e lontana, austera e avvolgente. Ma a differenza del film di Sorrentino “La Grande Bellezza”, oggi non ci sono i turisti ad ammirarla, a scattare fotografie, ad abbeverarsi di storia e magnificenza.

Oggi Roma è sola, silenziosa. Ha riacquistato quella calma che il Tiber, il fiume Tevere che la attraversa da secoli, le ha sempre mostrato e invitato a seguire. Lo scorrere lento delle acque si accompagna all’equivalente scandito dal tempo. In qualche modo l’indolenza tipica dei romani – più un tratto caratteriale che una reale flemma nel lavoro di tutti i giorni – si è fatta visibile, non attraverso di essi ma attorno a loro.

Quei pochi che escono hanno perso l’abitudine alla parola “verso”, usata ad indicare un tempo indefinito per prendere un appuntamento. Un vocabolo pressoché sconosciuto in altre zone d’Italia. Strangolata dal traffico, non c’era modo di segnare un orario preciso, e il romano ha coniato il “verso”. Ci vediamo “verso” mezzogiorno. Un’assoluzione preventiva, bonaria, compiacente, a qualche minuto di ritardo.

Oggi, in una Roma semi-deserta, non ci sarebbe più bisogno di usare quella locuzione. Il condizionale però è d’obbligo, perché Roma così affascinante, potrebbe far tardare ugualmente, inchiodando lo sguardo, o ancor più l’anima, ai secoli di Storia che esibisce con un’arrogante sicumera. Roma si mostra, spogliata dal traffico. Ed è mozzafiato.

Foto per gentile concessione di Maurizio Sagrazzini

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