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Europa verde Terracina: “Si mettano in atto misure più ampie per fronteggiare il Coronavirus”

24 marzo 2020 | 16:30
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Europa verde Terracina: “Si mettano in atto misure più ampie per fronteggiare il Coronavirus”

Europa Verde Terracina lancia una serie di proposte a parer loro utili per fronteggiare al meglio l’emergenza Coronavirus.

Terracina – Europa verde Terracinaritorna sulla questione delle misure che il Comune dovrebbe adottare per fronteggiare il Coronavirus(leggi qui).

“Con riferimento anche al nostro comunicato stampa precedente – si legge, infatti, in una nota – che conteneva alcune richieste specifiche e circostanziate, le misure ad oggi messe in atto risultano le seguenti: attivazione del COC avvenuta il 12 marzo con i relativi numeri di contatto, aggiornamento giornaliero sintetico del Sindaco facente funzioni (che ricordiamo è il massimo garante della salute e della sicurezza pubblica), montaggio della tenda pre-triage presso l’ospedale Fiorini avvenuto il 18 marzo (leggi qui), predisposizione sul sito web comunale e sull’APP My Terracina dei numeri da contattare per le consegne a  domicilio di farmaci e spesa alimentare, attività di controllo da parte delle forze dell’ordine sugli spostamenti ed i movimenti delle persone, sanificazione di alcune vie principali.”

Ma secondo Europa Verde Terracina la gestione della emergenza può e deve essere migliorata, sia dal punto di vista della completezza delle misure, che della trasparenza, nonché della programmazione in vista di un possibile malaugurato aumento dei contagiati.

Le misure proposte da Europa Verde Terracina

Europa Verde, quindi, lancia una serie di proposte a parer loro utili per fronteggiare l’emergenza sanitaria. In primis – sottolineano- servirebbe una maggiore completezza delle informazioni fornite giornalmente dal Sindaco facente funzioni, con dirette via facebook, relativamente ai dati locali su contagiati, ricoverati, in terapia, dimessi, guariti, casi autoctoni e non, comunicazioni spesso carenti di dati validati e coordinati con la ASL e con uno scarso raccordo informativo tra Regione Lazio, ASL e Comune per quanto riguarda tutte le necessità di monitoraggio e sorveglianza sanitaria attiva per le varie casistiche.

In secondo luogo, servirebbe una maggiore e chiara informazione sul percorso diagnostico di eventuali cittadini che presentano sintomi, o già contagiati che hanno bisogno di ricovero, terapia intensiva e sub-intensiva; ad esempio nulla sappiamo delle strutture e posti già disponibili a Terracina ed eventuali piani di incremento e, pare, non sia stata avanzata nessuna richiesta ufficiale di strumentazione diagnostica come Tac per le diagnosi veloci di polmonite grave da coronavirus.

E ancora: “Servirebbero maggiori informazioni ufficiali riguardo alla pianificazione o meno di un “COVID-19 Hospital” seppur in versione ridotta anche a Terracina, dopo quello in fase di costituzione a Latina.”

Poi, servirebbero informazioni chiare e trasparenti (che sarebbe opportuno pubblicare anche sul sito web del Comune di Terracina) sui comportamenti da adottare da parte di cittadini sottoposti a isolamento domiciliare, quarantena o contagiati senza sintomi all’interno della propria abitazione. Garantendo, inoltre, l’aggiornamento costante del sito web, dell’app my Terracina e delle pagine comunali dedicate all’emergenza e la mancanza di indicazioni chiare su alcuni aspetti importanti ad esempio su come gestire l’isolamento di un membro della famiglia all’interno di un singolo appartamento, come fare la raccolta differenziata in presenza o meno in casa di contagiati, come gestire gli ambienti di casa (pulizia, ambienti chiusi).

Non solo. Europa Verde chiede anche che sia garantita la comunicazione dei dati validati sul numero e casistica di persone che contravvengono alle norme che limitano gli spostamenti solo ai casi di reale necessità da parte delle forze dell’ordine. Inoltre, chiede che sia garantita la comunicazione dei dati sulla copertura della sanificazione del territorio comunale (dove è stata fatta e perché, dove è prevista) con particolare riferimento a strade, mezzi pubblici, immobili adibiti a uso pubblico, utile anche se l’OMS ne esclude la rilevanza statistica in termini di probabilità di contagio.

Infine, Europa Verde chiede di rassicurare la popolazione e di vigilare sulla disponibilità di generi alimentari e di prima necessità, evitando gli accaparramenti ingiustificati, gli eventuali aumenti di prezzo e incentivando al massimo le consegne a domicilio contenendo code e uscite.

Un tavolo di crisi comunale

Secondo Europa Verde Terracina sarebbe, inoltre, opportuno istituire un tavolo di crisi comunale, aperto anche ai contributi di tutte le forze politiche e delle associazioni come già fatto rilevare dalla Lega, per analizzare, valutare e comunicare con chiarezza tutte le necessarie misure economiche a supporto sia delle famiglie e delle piccole imprese per il pagamento delle spese vive (affitto, bollette, rate del mutuo), che a sostegno delle piccole imprese familiari degli artigiani, dei professionisti, dei ristoratori (accesso al credito, liquidità, garanzie, fondi di sostegno) o dell’Amministrazione comunale in merito alla eventuale sospensione/rinvio di alcune tasse di competenza comunale (Cosap, Tari, Rette per asili nido e mensa, etc) al di là della sospensione della tassa di soggiorno che appare francamente inadeguata, ma che per ora è l’unica comunicata in via ufficiale.

Inoltre, dato che l’impatto più grave si abbatte su attività di servizio che avranno molta difficoltà a sostenersi, in assenza di regolare domanda stagionale e sul lavoro precario e meno tutelato, appare necessario mettere in atto tutto il possibile per sostenere queste attività, meno garantite per ora dai decreti governativi. E sarebbe opportuno valutare la possibilità di fornire un immediato sostegno in denaro alle famiglie monoreddito o più disagiate.

Sul fronte della digitalizzazione dei servizi sarebbe opportuno spingere sia sulle modalità di smart working (a partire proprio dai dipendenti pubblici) che sulle modalità per l’accesso da remoto, e senza restrizioni, di tutti i servizi comunali visto che le persone devono stare a casa e non possono accalcarsi negli uffici pubblici, dando in questo modo effettiva sostanza alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e alla Smart City.

Sul piano dell’assistenza sociale non abbiamo comunicazione ufficiale di nuovi servizi socio-assistenziali messi in campo a vantaggio soprattutto di famiglie monoparentali, famiglie con disabili, anziani e bambini, ma anche di donne soggette a violenza domestica.  I servizi socio-territoriali sembrano non essere considerati servizi essenziali. Poco valorizzato anche il contributo delle reti del volontariato per la tutela di alcune delle categorie più deboli come i senza fissa dimora e i migranti, come andrebbe incrementata la tutela degli animali domestici visto l’elevato numero di animali che vengono abbandonati a causa di questa emergenza.

Inoltre data la numerosa presenza di lavoratori agricoli sul nostro territorio e la presenza della triste piaga del caporalato nelle nostre campagne, sarebbe opportuno vigilare in modo particolare proprio sul mondo agricolo.

“Infine – conclude Europa verde – data la presenza sul territorio di numerose case di cura e di residenze sanitarie assistite sarebbe opportuno mettere subito in atto procedure per prevenire eventuali contagi massivi in questi luoghi.”

(Il Faro on line)