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Rinvio Olimpiadi, da Filippo Tortu a Irene Siragusa. Le reazioni dei campioni dell’atletica italiana

25 marzo 2020 | 12:28
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Rinvio Olimpiadi, da Filippo Tortu a Irene Siragusa. Le reazioni dei campioni dell’atletica italiana

Parlano dei loro sacrifici, ma anche di quelle paure condivise con tutti. La salute prima di tutto. E il prossimo anno arriverà la rivincita..

Roma – Si esprimono gli atleti. I campioni dell’atletica leggera italiana commentano lo slittamento dei Giochi di Tokyo al 2021 a causa dell’emergenza coronavirus nel mondo.

Una scelta giusta per tutelare la salute di tutti, sottolineano. Ma esiste il dispiacere per quei sacrifici fatti sino ad oggi, che non troveranno una rapida giustizia. Bisognerà attendere ancora. Ma il prossimo anno tutti si ritroveranno, ognuno con la propria gara e ognuno con il proprio pass in tasca, sotto la Fiamma Olimpica.

In un evento di rinascita per tutta l’umanità.

Interviste a cura di Nazareno Orlandi (fonte@fidal)

Filippo Tortu (Fiamme Gialle): “È la scelta giusta, la salute prima di tutto. Per qualsiasi atleta pensare di non poter gareggiare nella più prestigiosa delle competizioni non è certamente una buona notizia, ma considerata la gravità della situazione sanitaria a livello mondiale, non si poteva fare altrimenti. Per quanto mi riguarda avrò un anno in più per prepararmi, mi mancherà non essere a Tokyo e l’attesa sarà ancora più bella, come quando desideri tanto qualcosa. Dobbiamo tutelare la salute di tutti e anche noi atleti dobbiamo adeguarci a questo momento di crisi internazionale”.

Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle): “Ho sacrificato interamente la mia vita privata in questi ultimi quattro anni. Ho messo da parte qualsiasi pensiero di fare una famiglia, di vivere le mie amicizie come un ragazzo normale, di ricambiare il tempo che mi viene regalato da tutte le persone che mi vogliono bene. Ho messo da parte tutto quanto, mettendo davanti un solo pensiero. Pensiero che era diventata una dolce ossessione con cui convivere. Mi sono svegliato ogni mattina di questi ultimi 4 anni chiedendomi come prima cosa se avessi dormito abbastanza bene per poter affrontare al meglio l’allenamento del pomeriggio. Poi colazione, caloria per caloria segnata ogni giorno, ad ogni singolo alimento. Allenamenti tutti i giorni, ovvio. Ma tra questi… alcuni andavano male, e condizionavano il mio umore per giorni interi, a volte settimane. Settimane passate a non rispondere a nessuno per trovare dentro di me la forza per reagire. Tutto questo perché sapevo quanto fosse importante ogni singolo dettaglio in vista di quell’appuntamento. Vivevo ogni singola scelta personale in funzione di quell’evento. Una lacrima scende lenta nel viso nello stesso canale ben scolpito dalle lacrime di 4 anni fa. E se quella volta scrissi, addio Rio, addio mia Rio, ora forse un po’ riesco a consolarmi nel darti l’arrivederci! Arrivederci mia Tokyo”.

Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre): “Rispetto le decisioni del CIO. Credo che in questo momento sia più importante la salute delle persone. Le Olimpiadi sono il sogno di tutti gli atleti e sono sollevata che non le abbiano cancellate, ma che si tengano lo stesso, anche se tra un anno. Non vedo l’ora di tornare a gareggiare con la canotta dell’Italia”.

Davide Re (Fiamme Gialle): “Da un lato sono dispiaciuto perché la stagione 2020 prenderà una piega completamente diversa e ancora più incerta, bisognerà capire se ci saranno gli Europei e i meeting internazionali, ma è sicuramente una scelta condivisibile perché si stavano cominciando a creare troppe disparità tra Paesi. Nel 2021 si spera ci siano pari opportunità di allenamento e di controlli antidoping. L’obiettivo resta sempre la finale olimpica, è soltanto un anno più in là”.

Yeman Crippa (Fiamme Oro): “Non una bella notizia, anzi brutta, bruttissima. Si potrà pensare che sono un egoista ma avrei preferito almeno che i Giochi si facessero quest’anno, magari a ottobre o novembre. Bisogna riprogrammare tutto sperando che il virus si fermi. Pensiamo agli altri obiettivi, sperando che vengano confermati, dagli Europei di Parigi a quelli di cross a Dublino”.

Leonardo Fabbri (Aeronautica): “Sono d’accordo con questa decisione, la considero giusta. Mi attende un anno in più di esperienza e di allenamenti, e magari ci arriverò con un personale da 22 metri nel peso: vorrebbe dire tanto, perché nel momento più importante avere una stabilità su queste misure potrebbe far comodo”.

Eyob Faniel (Fiamme Oro): “Dopo averle preparate per più di un anno, ci si resta male, non c’è dubbio. Ma è giusto rinviarle perché tanti Paesi sono ancora all’inizio di questa epidemia. In questo momento non possiamo lavorare per i Giochi come avremmo voluto. Di sicuro faremo di tutto per essere nella stessa condizione di forma anche l’anno prossimo”.

Claudio Stecchi (Fiamme Gialle): “Per noi azzurri, forse, sarebbe stato anche fattibile, sperando in un miglioramento della situazione nel nostro Paese. A livello globale però è oggettivamente l’unica soluzione. Il dubbio, adesso, è: che stagione faremo? Che ne sarà degli Europei di Parigi? E dell’attività internazionale? Bisogna aprire gli occhi e capire per cosa prepararsi, e per quando. Anche perché non siamo abituati ad allenarci per non gareggiare: è molto strano, non è mai accaduto a nessuno prima d’ora”.

Ayomide Folorunso (Fiamme Oro): “Abbiamo attraversato settimane di limbo e congetture, non c’era più serenità per preparare i Giochi. Non rinviarli sarebbe stato un atto di grande insensibilità, e sarebbe andato contro tutti i valori che lo sport e lo spirito olimpico rappresentano. Dov’è la pace? Che festa è? Spero invece che nel 2021 sarà una grande celebrazione dello spirito umano capace di superare questa avversità e di restare uniti. Mai come ora questa pandemia ci sta facendo riflettere su quanto siamo vulnerabili e in questo momento le priorità sono altre: è meglio dedicare le nostre energie a quello che è realmente importante. I Giochi del prossimo anno saranno la festa dell’umanità. Certo, come sportivi dovremo riprogrammare tutto, ma almeno non siamo più destabilizzati dall’incertezza”.

Antonella Palmisano (Fiamme Gialle): “Sono sollevata che le Olimpiadi non siano state cancellate ma solo rinviate. Purtroppo la notizia mi rattrista perché da quattro anni ogni singolo giorno era proiettato in funzione di Tokyo, e ora bisogna attendere un altro anno. Ma razionalmente è giusto così, la salute di tutti noi conta più di qualsiasi evento e purtroppo questo è a rischio. Quello che spero, adesso, è che tutto finisca presto, che si ritorni alla normalità e a credere fermamente in Tokyo 2021”.

Elena Vallortigara (Carabinieri): “Ho pianto un bel po’ e adesso cerco di concentrarmi sui lati positivi di questo rinvio. Capisco sia la scelta migliore per il bene di tutti, perciò ne prendo atto e con il mio allenatore adatteremo nuovamente il programma, in attesa di ulteriori aggiornamenti sugli Europei e sui meeting. Mi sento molto triste perché oltre alla situazione generale ora si aggiunge anche questo. Mi sono aggrappata alle Olimpiadi per avere un obiettivo, pur immaginando che sicuramente sarebbero state rinviate. Ora con l’ufficialità della decisione si lavora con un altro spirito, sebbene sempre nell’incertezza, ma perlomeno questo punto è un po’ più chiaro. Sfrutteremo questo tempo in più per prepararci ancora meglio all’evento!”.

Alessia Trost (Fiamme Gialle): “Credo che il rinvio fosse l’unica opzione esistente. Vista la situazione mi auguro che si possa fare qualche gara, magari verso la fine della stagione, perché significherebbe che il mondo sta guarendo dal Coronavirus e inizieremmo a prendere le misure per il 2021 che a questo punto diventa l’anno più importante”.

Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro): “È un grandissimo dispiacere non poter correre quest’anno a Tokyo, ma era l’unica scelta possibile. In questo periodo molti atleti, e molte delle mie avversarie a livello mondiale, non si sono potuti allenare e questo, anche da un punto di vista sportivo, avrebbe cambiato la faccia dell’Olimpiade. La salute e la sicurezza devono venire prima di tutto. Aspetterò con ancora più trepidazione il 2021!”.

Massimo Stano (Fiamme Oro): “Anche se me lo aspettavo, mi ha fatto un certo effetto sentire la notizia del rinvio delle Olimpiadi. Non so spiegare neanche io il mio umore attuale. Ma credo fosse l’unica soluzione possibile. E allora quello che posso dire è… Road to Tokyo2021”.

Irene Siragusa (Esercito): “Al momento ho solo il cuore spezzato e le uniche cose da dire sarebbero solo piene di rabbia e frustrazione per un anno di lavoro che sta per essere buttato al vento”.

(Il Faro on line)(foto@Colombo/Fidal)