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Coronavirus, a Pomezia i Guardiaparco impegnati nei controlli

Il presidente dell'Ente Parco: "I risultati incoraggianti che ci arrivano dai presìdi sul territorio ci confortano e ci aiutano a svolgere al meglio il nostro lavoro"

Pomezia – I Guardiaparco, inseriti dalla Regione Lazio fra coloro che svolgono attività indifferibili da rendere in presenza, continuano a svolgere le attività di vigilanza sul territorio dei Castelli Romani e della Riserva regionale Sughereta di Pomezia e, in risposta alle nuove esigenze contingenti, prestano quotidianamente azione di supporto alle Forze dell’Ordine e alla Polizia Locale per il rispetto delle misure di contenimento del Covid-19, previste nei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.

“Nei primi giorni seguiti all’entrata in vigore delle misure di contenimento – commenta Emanuele Camponeschi, guardiaparco che, con Debora Pelosi, coordina i colleghi in servizio in questi giorni complessi – c’erano diverse persone nelle aree verdi e nei pressi dei laghi dei Castelli Romani. Da qualche giorno, tuttavia, la popolazione ha iniziato a rispettare con puntualità le disposizioni governative”.

“Nei controlli  – continua Camponeschi – che svolgiamo con le locali Forze di Polizia non abbiamo rilevato, infatti, movimenti svolti al di fuori delle prescrizioni. Chi esce lo fa esclusivamente per i motivi consentiti, mostrando grande senso di responsabilità e rispetto per tutti coloro che lavorano affinchè l’emergenza passi il prima possibile”.

“Ringraziamo il vicesindaco reggente di Rocca di Papa, Veronica Cimino – commenta il presidente dell’Ente regionale Parco dei Castelli Romani, Gianluigi Peduto – per l’apprezzamento espresso in conferenza stampa verso il lavoro svolto in questi giorni dai nostri Guardiaparco. Noi siamo sul territorio, accanto ai Comuni e ai Cittadini, e i risultati incoraggianti che ci arrivano dai presìdi sul territorio ci confortano e ci aiutano a svolgere al meglio il nostro lavoro. L’obiettivo è sensibilizzare le persone, invitare tutti ad essere responsabili, per noi e per gli altri, restando a casa e fermando il cammino del virus”.

(Il Faro online)