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Coronavirus, i sindacati: “Serve una cabina di regia per il Trasporto aereo”

Stanziale, Masucci e Serafini: "Richiesta urgente di incontro a Regione, Campidoglio e sindaco Fiumicino per cabina di regia su Trasporto aereo"

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Siamo a richiedervi un urgente incontro per i dovuti approfondimenti utili alla definizione di azioni condivise da porre immediatamente in essere” e chiediamo la “costituzione di una cabina di regia quale luogo di osservazione e proposta” sul Trasporto Aereo.

E’quanto si legge in una nota firmata dai Segretari Generali di Filt-Cgil e Fit-Cisl Roma e Lazio, Eugenio Stanziale e Marino Masucci, e dal Commissario Straordinario della Uil Trasporti Lazio, Gian Carlo Serafini, indirizzata al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, alla Sindaca di Roma, Virginia Raggi, e al Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino.

“Alla luce dell’emergenza Coronavirus – si legge nella lettera -, l’operatività del Trasporto aereo è oramai ai margini: gran parte degli aeroporti italiani,  tra cui Ciampino, svolgono attività di emergenza, e quelli che garantiscono un servizio commerciale di traffico civile come l’aeroporto di Fiumicino sono sostenuti dall’unica compagnia aerea italiana rimasta sul territorio: ‘Alitalia’”.

Anche per questo, scrivono Stanziale, Masucci e Serafini, “non vogliamo credere a quanto riportato dai mass media in questi giorni, e al racconto di un ridimensionamento della compagnia, che produrrebbe centinaia, migliaia di esuberi diretti e indiretti sul territorio Comunale e nella nostra Regione. Ricordiamo, insieme ai dipendenti del settore, le rassicurazioni del precedente Ministro dello Sviluppo Economico, dell’attuale titolare del Mise e di altri autorevoli esponenti politici del movimento al Governo del Paese, sul fatto che Alitalia andava (e dovrà essere) rilanciata e sostenuta con tutti i suoi dipendenti”.

Attualmente la situazione, denunciano i sindacati, “è surreale (…). molte potrebbero essere le aziende che, se non adeguatamente sostenute, non riusciranno a reggere l’impatto negativo della crisi in atto (…). Siamo pronti come sempre ad offrire il nostro contributo unitamente agli instancabili lavoratori e lavoratrici di Alitalia, tutto ciò per un fine comune: favorire lo sviluppo industriale del settore, della compagnia, del mercato nazionale, in favore di una plausibile crescita occupazionale tutta incentrata sulla capitalizzazione di una vera compagnia di bandiera”.

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