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Coronavirus, all’aeroporto di Pratica di Mare atterrano gli aiuti della Nato all’Italia

2 aprile 2020 | 18:01
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Coronavirus, all’aeroporto di Pratica di Mare atterrano gli aiuti della Nato all’Italia
Coronavirus, all’aeroporto di Pratica di Mare atterrano gli aiuti della Nato all’Italia
Coronavirus, all’aeroporto di Pratica di Mare atterrano gli aiuti della Nato all’Italia
Coronavirus, all’aeroporto di Pratica di Mare atterrano gli aiuti della Nato all’Italia
Coronavirus, all’aeroporto di Pratica di Mare atterrano gli aiuti della Nato all’Italia

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vicciarelli: “In questo momento di difficoltà, abbiamo bisogno di essere solidali gli uni con gli altri”

Pomezia – Nelle scorse ore, il Generale Enzo Vecciarelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa, si è recato presso l’Aeroporto Militare di Pratica di Mare dove ha assistito, in presenza del Ministro degli Esteri Luigi di Maio e dell’Ambasciatore della Turchia in Italia, all’arrivo di una ingente quantità di materiale sanitario – come mascherine, tute e liquidi antibatterici -, trasportato da un aereo messo a disposizione dal Ministero della Difesa turca, che rientra nell’ambito delle iniziative intraprese da altri Paesi membri della Nato e della Comunità Internazionale.

“In questo momento di difficoltà, legato ad una emergenza sanitaria globale che sta modificando la vita delle persone in tutto il mondo – ha spiegato Vecciarelli -, è quanto mai necessaria e, in questo momento molto apprezzata, una risposta collettiva caratterizzata da sentimenti di profonda solidarietà che si stanno manifestando con il trasporto di personale esperto, medici, infermieri e di materiali sanitari necessari per conseguire tutti insieme una vittoria fondamentale per il futuro di tutti noi”. Finora anche Stati Uniti, Germania, Francia, Cina, Russia, Cuba, Polonia e Albania hanno dato sostegno all’Italia per affrontare insieme una crisi sanitaria senza precedenti.

Dall’inizio dell’emergenza, la Sanità Militare ha fornito supporto con 216 militari specializzati, impiegando 104 Ufficiali Medici e 112 Sottufficiali Infermieri, su specifica richiesta e messi a disposizione della Sanità civile, oltre a strutture sanitarie militari e ai trasporti aerei in bio-contenimento di pazienti in Italia e dall’estero, con anche voli da regione a regione per il trasporto di personale e materiale sanitario.

Ad oggi 33 missioni di volo militari, effettuati con aerei ed elicotteri dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito e gestiti e coordinati dal Comando Operativo di vertice Interforze (Coi), hanno permesso non solo il rientro dei nostri connazionali dall’estero, ma anche il trasporto di personale civile e militare, a volte anche in biocontimento, e il trasferimento di materiale sanitario, come attrezzature per assistenza respiratoria e Dispositivi di Protezione Individuale, ricevuti dalla Cina, Giappone, Russia, Germania, Inghilterra e Turchia. Anche nei prossimi giorni proseguirà l’attività di trasporto aereo e terrestre in supporto della Protezione Civile su tutto il territorio nazionale.

Inoltre, sono stati forniti supporti logistici, trasporto materiale e personale per la realizzazione dell’ospedale da campo a Cremona fornito dal Samaritan’s Purse International Disaster Relief (USA), e i necessari supporti logistici per i medici e materiali inviati dalla Russia e dall’Albania. Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha risposto alle richieste del Governo rendendo disponibili fino a oggi quasi 18.000 uomini e donne delle Forze Armate, impegnati nell’attuazione delle misure di contrasto al Covid-19, in concorso al Dipartimento della Protezione Civile e agli altri Dicasteri impegnati.

Sempre in questi giorni, a Jesi nelle Marche, è in via di allestimento un ospedale da campo della Marina Militare in cui, il personale militare in sinergia con il personale sanitario individuato dalla Prociv, garantirà 40 posti di degenza ordinaria.

All’impegno del personale nelle zone più esposte si è aggiunto anche l’importante sforzo logistico che fino ad oggi ha visto l’impiego complessivo di circa 1.650 mezzi, alloggi per un totale di 2.291 stanze e circa 5.840 posti letto, distribuiti nelle strutture militari su tutto il territorio nazionale e a favore dei cittadini che debbano sottoporsi al periodo di sorveglianza.

(Il Faro online)