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Sette canoisti delle Fiamme Gialle ancora in raduno. Il 6 aprile il ritorno a casa

2 aprile 2020 | 12:00
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Sette canoisti delle Fiamme Gialle ancora in raduno. Il 6 aprile il ritorno a casa

Scattata l’emergenza coronavirus in tutta Italia gli atleti gialloverdi sono in isolamento a Catania. In preparazione per le Olimpiadi rinviate. Nei prossimi giorni il ritorno nelle loro case

Catania – In tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, il mondo ha bisogno di eroi. L’Italia in questi mesi si è resa conto di essere invasa da eroi che indossano un camice bianco e tutti i giorni entrano negli ospedali, nelle cliniche e nelle case di cura per combattere contro un nemico invisibile che sta mettendo in ginocchio mezzo mondo e più.

Nell’ambiente sportivo, anche le Fiamme Gialle hanno i loro “eroi” e sono tutti gli atleti che continuano ad allenarsi nonostante la situazione non sia delle migliori e tutte le competizioni importanti, in primis le Olimpiadi di Tokyo 2020, sono state cancellate con nuova data nel luglio del 2021.

In particolare ci sono sette atleti delle Fiamme Gialle che da quasi 60 giorni, dal 4 febbraio per l’esattezza, sono in raduno con la Nazionale Olimpica di canoa in Sicilia, “isolati” a Catania.

Nicola Ripamonti, Giulio Dressino, Mauro Crenna, Luca Beccaro, Samuele Burgo, Tommaso Freschi e Andrea Schera, si trovano in terra sicula da quasi 60 giorni, per inseguire il sogno olimpico che, prima dello spostamento al 2021, era a poche pagaiate da loro.

Il presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, Luciano Buonfiglio, in accordo con il direttore tecnico Oreste Perri ha deciso di lasciare gli atleti in raduno continuativo per tutelare la loro salute, dopo che l’emergenza Covid 19 è dilagata in tutta Italia.

In tempi non sospetti, tutti gli atleti hanno accettato con grande maturità e determinazione la scelta di rimanere “isolati”, con l’obiettivo di prepararsi al meglio per la sfida a Cinque Cerchi in terra nipponica.

La notizia dello spostamento dei Giochi Olimpici al 2021 era nell’aria, ma è stato comunque un fulmine a ciel sereno per tutti. Samuele Burgo e Luca Beccaro, artefici della qualificazione olimpica in K2 metri 1000, ottenuta l’anno scorso ai Campionati del Mondo, dovranno ora aspettare altri 365 giorni prima di poter gareggiare per il sogno olimpico impronunciabile, quel sogno che li farebbe entrare di diritto nella storia dello sport. Per Nicola Ripamonti, Giulio Dressino, Mauro Crenna, Tommaso Freschi e Andrea Schera, in preparazione per tentare di conquistare l’unico pass olimpico rimasto, quello in K1, l’appuntamento, al momento, è rimandato a data da destinarsi.

Dopo lo spostamento dei Giochi Olimpici e l’annullamento di tutte le competizioni nazionali e internazionali per i prossimi mesi, dopo due mesi e due giorni, il prossimo 6 aprile, i sette “eroi” della canoa lasceranno definitivamente Catania e rientreranno a casa per raggiungere i loro famigliari.