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Covid-19, De Angelis e Orsomando: “Cerveteri si adoperi per riattivare i banchi di agrolimentare”

3 aprile 2020 | 09:00
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Covid-19, De Angelis e Orsomando: “Cerveteri si adoperi per riattivare i banchi di agrolimentare”

“Andrebbero sicuramente a snellire le file nei vari supermercati del territorio diminuendo, di fatto, anche e soprattutto il pericolo di assembramenti”

Cerveteri – “Il periodo emergenziale c’è e si sente. Ogni giorno abbiamo segnalazioni, richieste di supporto e di informazioni da tanti cittadini che si sentono smarriti e chiedono aiuto per capire cosa fare e come fare”, si legge in una nota diffusa da Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando, consiglieri comunali di Cerveteri.

“Noi, ‘volando basso’ cerchiamo di fare il nostro meglio, come altri colleghi di opposizione, cercando di supportare il più possibile e proponendo idee che possano servire per tutelare tutti i cittadini indipendentemente dal ‘colore politico’. E’ vero e ne abbiamo preso atto che alcune delle nostre proposte sono state recepite e messe in atto dall’Amministrazione ma è altrettanto vero, nota dolente e per dovere di verità, che in un momento così delicato ancora siamo in attesa che il sindaco Pascucci si degni di chiamare i consiglieri di opposizione per concordare e decidere insieme per il bene comune. Ma noi non serbiamo alcun rancore, collaboriamo e proponiamo ancora”.

“Abbiamo già inviato – spiegano – una dettagliata lettera al Sindaco e abbiamo formulato, oggi, una nuova proposta che riguarda i gestori dei Banchi di Agroalimentare che operano nei mercati di Cerveteri e di Cerenova che, secondo l’art. 1 punto 1 del Dpcm dell’11 marzo, potrebbero proseguire la loro attività nel rispetto delle norme stabilite dal decreto stesso. Abbiamo richiesto al Sindaco di adoperarsi per questo che potrebbe essere sicuramente un servizio importante. Queste attività all’aperto, oltre a sopperire alle gravi carenze economiche dei gestori, andrebbero sicuramente a snellire le file nei vari supermercati del territorio diminuendo, di fatto, anche e soprattutto il pericolo di assembramenti di persone, oltre a fornire ulteriori servizi e garantire quei “sani” rifornimenti alle famiglie e si potrebbe considerare che, tanta merce invenduta potrebbe essere donata a chi ha veramente bisogno in questi tragici momenti”.

“Abbiamo fatto presente e non si può non sottolineare che nella vicina Ladispoli questo tipo di commercio non è mai cessato grazie anche alla collaborazione tra il Comune e gli esercenti stessi, pertanto abbiamo rinnovato la nostra richiesta di adoperarsi affinché queste attività tornino ad essere immediatamente operative nel rispetto delle misure di sicurezza, delle distanze, divieti e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”, concludono De Angelis e Orsomando.

(Il Faro online)