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Coronavirus, il Pd: “Quello di Formia è un bilancio che va ripensato alla luce delle nuove esigenze”

4 aprile 2020 | 18:00
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Coronavirus, il Pd: “Quello di Formia è un bilancio che va ripensato alla luce delle nuove esigenze”

Pd Formia: “È necessario cambiare punto di vista e ragionare su paradigmi in continuo divenire, il tessuto sociale alla base delle nostre scelte è mutato.”

Formia – “Fino ad ora i cittadini di Formia si sono dimostrati all’altezza dell’emergenza,  adesso tocca alla politica locale dimostrare lo stesso. Per questo chiediamo di non perdere l’occasione che l’approvazione del bilancio presenta.” È questo l’appello lanciato dal Partito democratico di Formia, che vede nell’approvazione del documento di programmazione finanziaria comunale, una possibilità per ripensare la città alla luce delle nuove esigenze dovute al diffondersi del Coronavirus.

Questo bilancio, che probabilmente andava approvato mesi fa – sottolineano infatti dal Pd -,  è stato costruito in un mondo che oggi non c’è più. Va ripensato alla luce di una delle più gravi crisi del nostro tempo: ascrivendo alle voci di entrata stime prudenziali, favorendo le categorie maggiormente colpite, mettendo in sicurezza i servizi essenziali  della nostra città.

È necessario – prosegue la nota – cambiare punto di vista e ragionare su paradigmi in continuo divenire, il tessuto sociale alla base delle nostre scelte è mutato, trasfigurato da un nemico invisibile che ne ha messo in risalto fragilità e debolezze.”

Per questo, secondo i democratici bisogna rimettere in discussione l’intero impianto finanziario del documento contabile approvato a febbraio dalla Giunta (in quanto non più attuale) e ridisegnarlo insieme a tutte le parti sociali coinvolte.

Dovrà essere un bilancio di ascolto, di connessione con le forze sane della città, in cui ogni forza politica dovrà dimostrare generosità, per provare a costruire un’idea di città nuova e solidale. Ciò sarà possibile solo se si avrà il coraggio di aprire un serio e serrato confronto con tutti i soggetti coinvolti, dalle associazioni di categoria a quelle del terzo settore.

In queste circostanze – conclude la nota – bisogna intervenire a sostegno degli ultimi, di chi ha maggiormente bisogno, delle categorie produttive, fare da collante con i livelli di governo regionale e nazionale, in una parola fare tutto ciò che è necessario per portare la città fuori dal tunnel.”

(Il Faro on line)