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“Il coronavirus affligge anche la pesca, il mercato ittico si sta fermando”

7 aprile 2020 | 07:30
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“Il coronavirus affligge anche la pesca, il mercato ittico si sta fermando”

L’appello dei pescatori: “Continuate a mangiare il pesce, non è pericoloso e aiuta le difese immunitarie”. #Salviamoilpesceitaliano

In questa quarantena, imposta per contrastare la diffusione del Covid-19, comprare e mangiare il pesce pare sia diventata un’abitudine dimenticata da molti. Eppure sempre più persone prestano attenzione a ciò che mettono in tavola cimentandosi ai fornelli della propria cucina. Un’attività quotidiana ormai per tre italiani su quattro.

Nonostante ciò i pescatori italiani lamentano un forte abbattimento dei prezzi dei mercati dovuto alla scarsa domanda del loro prodotto. Già, perché si compra di tutto tranne il pescato fresco.

Ma perché? La spesa spesso è composta da cibi a lunga conservazione, come scatolame, farinacei e surgelati, tralasciando quelli freschi come il pesce, come se i supermercati e i negozi alimentari dovessero chiudere perennemente da un momento all’altro. Non sarà così, quindi non c’è nessun motivo per non consumare tutto ciò che il mercato agroalimentare e ittico propone variegando la spesa settimanale.

In un periodo in cui c’è bisogno di alimenti sani e naturali, il pesce arriva in poche ore con la sua freschezza sui banchi di vendita, può essere congelato e conservato per giorni. I pescatori non hanno mai avuto il blocco attività e continuano quotidianamente a far arrivare il miglior pesce fresco dei nostri mari.

Dalle tante regioni dello stivale, i pescatori siciliani, sardi, abbruzzesi, toscani e tanti altri alzano la loro voce per lanciare un urlo d’aiuto e lo hanno fatto con un video condiviso sui social e whatsapp che ha fatto il giro del paese illustrando qual’è la loro condizione attuale. Chiedono supporto e razionalità verso un prodotto genuino da sempre apprezzato in Italia.

Il pesce fresco può essere acquistato con tranquillità e in piena sicurezza, come è sempre stato. Quelli che di solito sono i mesi della rinascita per il settore della pesca, in cui i pescherecci tornano in mare e i mercati all’ingrosso abbondano, si è trasformato di colpo nella paralisi quasi totale.

Il blocco delle attività ristorative, che richiede più del 70% del pescato, ha già dato una grande frenata al mercato ittico italiano riducendo sensibilmente la domanda, mentre il fermo della grande distribuzione organizzata (GDO), che si occupa dell’esportazione, ha causato non pochi problemi a molti pescatori che, non avendo celle frigorifere, rientrando in porto non sanno dove poter portare il pescato stazionante in stiva; purtroppo il veloce deperimento non lascia molto scampo.

In questi giorni l’offerta è più alta della domanda e la legge del mercato vorrebbe numeri contrari. Molte imbarcazioni sono ferme, solo poche escono in mare sperando di poter piazzare il pesce tra le poche pescherie ed esercizi alimentari rimasti aperti. Sono tante le problematiche da affrontare e gli operatori del settore chiedono aiuti alle regioni e interventi dal governo e dall’UE.

Fedagripesca-Confcooperative

Fedagripesca-Confcooperativeha raccolto e fatto propria la richiesta di supporto e aiuto da parte dei pescatori italiani rappresentando l’importanza di mangiare pesce in un momento così delicato per la salute pubblica.

Il pesce è un alimento salutare” – fanno sapere dall’Associazione – “che mantiene alte le difese immunitarie ed è fondamentale per meglio adeguarsi ai nuovi ritmi stagionali (come il cambio dell’ora) in tempi di Coronavirus”.

L’associazione consiglia alimenti ricchi di triptofano, in grado di stimolare la serotonina e stare più sereni. Tra i prodotti ittici che ne contengono di più ci sono il polpo, le acciughe, le uova di pesce, il pesce spada, le vongole, lo sgombro, il merluzzo e i calamari. Anche la vitamina D contenuta nei pesci, molluschi e crostacei è un toccasana per prevenire l’insonnia.

E per cercare di riportare il buonumore passando dalla tavola va bene tutto il pesce ricco di omega 3, dalle alici al salmone, ma anche i molluschi come le cozze per la vitamina B12, selenio, iodio e zinco che stimolano la tiroide e migliorano l’umore.

A fronte dei ristoranti chiusi e l’attività fuori le mura domestiche ridotta al minimo, nasce il food contest #iorestoacasa..ma cucino! lanciato dal blog ‘Qui da Noi di Fedagripesca-Confcooperative’, per realizzare in casa le ricette proposte dalle blogger con prodotti cooperativi agricoli e della pesca.”

In definitiva, mangiare pesce aiuta non solo l’organismo ma anche l’economia italiana attraverso le imprese ittiche che oggi rischiano il fallimento; più pesce in tavola, quindi, ricordando che è uno dei fondamentali ingredienti della nostra rinomatissima dieta mediterranea e come tale non deve mancare nell’alimentazione di ognuno e …nelle nostre cucine !
#salviamoilpesceitaliano #piùpesceatavola #iomangioitaliano.

(Il Faro online)