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Minturno, in arrivo nelle librerie la raccolta dei “Racconti brevi” di Michele Ciorra

Sta per arrivare in edicola e nelle librerie italiane la raccolta dei "Racconti brevi" di Michele Ciorra, noto blogger del Golfo di Gaeta.

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Minturno – Sta per arrivare in edicola e nelle librerie italiane la raccolta dei “Racconti brevi” di Michele Ciorra, noto blogger del Golfo di Gaeta, nato e residente in Minturno.

Attualmente – dopo una lunga collaborazione, negli anni addietro, con i quotidiani Il Tempo di Roma, Il Messaggero di Roma ed Il Territorio di Latina – Michele Ciorra collabora con blog di stampo giornalistico quali Telefree.it edito in quel di Formia.

Di seguito riportiamo al prefazione ai “Racconti brevi” (clicca qui per acquistarlo) del professore e critico letterario Enrico Bruno.

La prefazione del professor Enrico Bruno

La raccolta dei “Racconti brevi” di Michele Ciorra include storie di diverso genere, scritte in periodi diversi, da quando il Nostro era giovane fino a oggi. C’è da notare preliminarmente che, salvo qualche isolata incursione nel proprio vissuto, l’Autore non si lascia tentare dal racconto autobiografico: quando lo fa, riesce comunque a rimanere quasi narratore esterno prendendo le distanze dalle vicende narrate e guardandole con un certo disincanto. E’ vero, altresì, che molti dei personaggi dei racconti rappresentano indirettamente il carattere stesso dello scrittore, con la sua arguzia, la battuta pronta, la capacità di guardare alla realtà con quell’occhio critico capace di cogliere nella realtà stessa tutto ciò che può apparire paradossale, assurdo.

 Ritornando all’atteggiamento dell’Autore, si può dire che il punto di vista con cui sono presentati i fatti e le situazioni è, prevalentemente, a focalizzazione esterna. Egli ne sa sicuramente di più di quanto ne sappia qualunque personaggio e   tale atteggiamento risulta prevalente nella raccolta collocando alcuni racconti, forse la maggioranza, nel genere del realismo, altri in quello del giallo thriller.

Le narrazioni  sono ben costruite: esse, per lo più, partono da una situazione iniziale il cui spunto può essere dato da un fatto di cronaca oppure sono di pura invenzione, al limite del fantascientifico; la vicenda narrata procede  con lo svolgimento della situazione e con l’eventuale rottura dell’equilibrio introdotto inizialmente e sfocia in un finale che  rappresenta spesso una sorpresa, sovverte l’ordine che il lettore si aspetta, squarcia con ironia il velo che molte volte non consente di penetrare a fondo nelle cose. La rottura dell’equilibrio può volgere verso una soluzione positiva, come del caso dell’imprecazione per il ricovero effettuato per errore o in negativo, con la morte del protagonista,che si ha, per esempio, con l’uccisione del boss della camorra o nella caduta del personaggio dalla finestra d’ospedale con un piccolo volatile stretto in mano.

La lettura dei “Racconti brevi” procede in modo agevole in virtù di un sicuro possesso della lingua da parte dell’Autore che solo apparentemente sembra usare un registro colloquiale mentre, in effetti, la chiarezza e la facilità linguistica dipendono da una fondata e personale rielaborazione della cultura classica e moderna, da Orazio a Giovenale da Balzac a Flaiano. Le scelte lessicali non sono mai approssimative, ma puntuali ed efficaci ed anche qualche inserimento di espressioni gergali o di imprecazioni, trovano adeguata collocazione, al di là della facile indulgenza verso  modi di dire popolari.

(Il Faro on line)

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