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Ricordando Gianni Rodari a 50 anni dal premio Andersen

7 aprile 2020 | 07:00
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Ricordando Gianni Rodari a 50 anni dal premio Andersen

L’omaggio al grande scrittore pensato interamente per la fruizione digitale in questo momento di forzato isolamento dovuto all’emergenza sanitaria

Nel 2020 ricorrono cent’anni dalla nascita di Gianni Rodari, un centenario che lascia incredulo chi lo conosce attraverso i suoi libri.
Perché da decenni essi raccontano ogni giorno una realtà sempre attuale, descrivono lucidamente sentimenti ancora veri e nella loro semplicità geniale ci fanno riconoscere. Sono insomma storie moderne incarnate in una forma ‘classica’: universale, eterna, perfetta. Storie di gatti, scienziati immaginifici, risate di bambini.

Esattamente cinquant’anni fa il 6 aprile del 1970 Gianni Rodari riceveva per l’insieme delle sue opere il Premio H. C. Andersen, considerato il Nobel per la letteratura dell’infanzia, e in quell’occasione pronunciava un discorso, ricco di storie e geniali osservazioni, da cui oggi Biblioteche di Roma prende spunto per rendergli omaggio.

“‘La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi‘. Gianni Rodari è capace di dare sberle – spiega Paolo Fallai, presidente dell’Istituzione Biblioteche di Roma – perfino quando ringrazia per un premio internazionale prestigioso come l’Andersen. Parla di “fiabe allegre”, “persone serie” e “bambini che ridono”.

“Parla a noi – continua – che l’arcobaleno delle ipotesi rischiamo di dimenticarlo e siamo così noiosi con la claustrofobia di un unico mondo possibile, il peggiore. Grazie delle sberle signor Rodari – conclude Fallai -, ce le siamo meritate”.

Biblioteche di Roma, già promotrice del Comitato Rodari istituito per celebrare il centenario dalla nascita del grande autore che ricorre quest’anno, ha raccolto diversi illustri contributi, realizzati per l’occasione, che saranno diffusi il 6 aprile 2020 a partire dalle ore 12.00 sul portale Bibliotu, sul canale Youtube di Mediateca Roma e sulle proprie pagine social (Facebook, Instagram e Twitter).

Riflettendo sulle parole pronunciate quel 6 aprile di 50 anni fa da Rodari, unico italiano ad essere insignito del prestigioso riconoscimento, Pino Boero, membro del Comitato e tra i massimi esperti del grande narratore per l’infanzia, osserva in un breve intervento raccolto per l’occasione da Biblioteche di Roma: “Modestia, passione, sincerità, fantasia sono le parole attraverso cui Gianni Rodari, nel Discorso tenuto in occasione del conferimento del Premio Andersen, invitava a cercare la “parola magica” per “riuscire a dire le cose giuste per farle diventare vere”.

“Quattro parole – sottolinea – che oggi facciamo nostre per continuare sulla sua strada, far sorridere raccontando cose serie, far pensare senza forzature, con la leggerezza del sorriso”.

Tra i contributi diffusi lunedì 6 aprile ci sono un video realizzato dalla scrittrice per l’infanzia Susanna Mattiangeli, vincitrice del Premio Andersen italiano 2018, e un podcast, curato dalla storica del tempo presente Vanessa Roghi, che racconta attraverso le parole di Carla Poesio le ragioni del Premio e permette di ascoltare la voce dello stesso Rodari registrata durante la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna dove il riconoscimento viene conferito.

L’omaggio al grande scrittore per i 50 anni dal Premio Andersen, pensato interamente per la fruizione digitale in questo momento di forzato isolamento dovuto all’emergenza sanitaria legata al Covid-19, è solo l’ultimo dei tanti spunti di approfondimento raccolti da Biblioteche di Roma per celebrare l’Anno rodariano.

Tra le tante attività che si sono svolte e che si svolgeranno nell’arco di quest’anno segnaliamo la mostra Tra Munari e Rodari, proposta dal Comitato Rodari istituito da Biblioteche di Roma e realizzata in collaborazione con l’editore Corraini per Più Libri più Liberi. Il progetto, che vuole essere un omaggio ai due artisti e celebrare il loro incontro umano e intellettuale, girerà in 10 biblioteche e presto farà tappa al Palazzo delle Esposizioni. – Ufficio Stampa Biblioteche di Roma.

(Il Faro online)