Civitavecchia, mamma positiva al Coronavirus, la Asl Roma 4 precisa

8 aprile 2020 | 17:44
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Civitavecchia, mamma positiva al Coronavirus, la Asl Roma 4 precisa

“Sapere che il virus aveva attaccato delle mamme che avevano appena iniziato la loro nuova vita nel nuovo nucleo familiare non ci ha lasciato certo indifferenti”.

Civitavecchia – “Diventare madri è un percorso meraviglioso, che ogni donna dovrebbe vivere con serenità e sostegno non solo da parte della famiglia, ma anche delle istituzioni e in primis, dalla Sanità” – sono queste le parole del direttore generale Giuseppe Quintavalle che aprono l’Agenda di Gravidanza introdotta da qualche anno nel Percorso Nascita della Asl Roma 4.

Un messaggio di cuore che il Direttore ha voluto mantenere dotando il percorso nascita di tutti quegli elementi che permettono alla neo mamma e al suo bambino di vivere un’esperienza indimenticabile: l’esperienza più bella della vita.

La Asl Roma 4 ha dimostrato in questi ultimi anni il suo attaccamento al voler dare la “paternità” ai bimbi di Civitavecchia e dintorni, puntando con professionalità e soprattutto umanità, a tenere non solo aperto un punto nascita in pericolo di chiusura, ma anche a garantire il sostegno a tutte le mamme del territorio attraverso un percorso integrato che accompagna la nuova famiglia dalle lineette del test di gravidanza, al sostegno all’allattamento al seno.

“E’ stato doloroso – spiega la Asl Rom4 – apprendere che quattro mamme sono risultate positive al coronavirus. I tamponi sono stati fatti richiamando le mamme che avevano partorito negli ultimi 20 giorni (18 mamme) e il sapere che il virus aveva attaccato delle mamme che avevano appena iniziato la loro nuova vita nel nuovo nucleo familiare non ci ha lasciato certo indifferenti.

E’ stato doloroso anche leggere la testimonianza della mamma che ha colpevolizzato l’azienda per  imprecisioni e superficialità. Ma è comprensibile la rabbia, la paura, il sentimento di frustrazione per non aver potuto vivere i primi meravigliosi giorni di vita di un figlio, nel modo più sereno possibile. Questo è da comprendere.

La Asl Roma 4 è comunque una istituzione, e come tale, se si viene attaccati, è necessario fare chiarezza elencando i fatti, i dati, e le date. 

Si fa presente che mamma e bimba sono stati accolti in un reparto  Covid. La ostetricia del san Paolo dove ha partorito non è un reparto Covid. Queste precisazioni erano doverose da parte della Asl, fermo restando la nostra vicinanza alla mamma e a tutta la sua famiglia. Le auguriamo presto di tornare a casa e vivere finalmente la sua gioia nel pieno della serenità e dell’amore della famiglia”.