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Sport e Coronavirus, Giomi: “Le Olimpiadi nel 2021, un trauma per gli atleti”

9 aprile 2020 | 10:00
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Sport e Coronavirus, Giomi: “Le Olimpiadi nel 2021, un trauma per gli atleti”

Soffre l’atletica leggera italiana. Il coronavirus ha scosso animi e modificato piani già stabiliti. Parla il Presidente della Federazione Italiana Atletica Leggera

Roma – Fino a pochi giorni fa, tutti gli atleti azzurri pensavano a Tokyo 2020. Nel 2020. Il coronavirus ha modificato piani e fatto adattare i sogni olimpici alla situazione attuale. E’ più forte l’emergenza sanitaria in questo momento della volontà di volare in Giappone.

Slittati di un anno i Giochi, grazie ad una serrata e convinta decisione di Thomas Bach e il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 (leggi qui). Sarà sempre “2020” nonostante il prolungamento di un anno. E l’atletica si adegua. O cerca di farlo. La Iaaf ha fatto sapere martedì scorso che è stato annullato il periodo di qualifica olimpica (leggi qui). Una questione complicata per la preparazione del mondo dell’atletica leggera italiana. E tutto passa da come i campioni azzurrisi faranno trovare pronti, quando sarà il momento.

Ecco perché Alfio Giomi lo indica nelle sue dichiarazioni rilasciate a SportMediaset: “Importante che gli allenamenti non vengano interrotti”. Lo dice il Presidente della Federazione Italiana Atletica Leggera. Le stelle del movimento come Filippo Tortu, Gianmarco Tamberi, Eleonora Giorgi e Yeman Crippa tra gli altri, sono a casa e si stanno allenando tra le mura domestiche. Una situazione senza precedenti nella storia. Sono seguiti dal tecnico azzurro, lo sottolinea Giomi: “Tramite un lavoro flessibile, nel migliore dei modi”.

Chiede poi di mettere in sicurezza gli impianti per chi si allena e per chi accompagna. Proprio in riferimento alle Olimpiadi commenta: “Il loro slittamento è stato un trauma. I nostri ragazzi si sono adeguati. Ma sarà un anno in più di lavoro”.

Le dichiarazioni complete di Alfio Giomi

Fondamentale che gli allenamenti non vengano interrotti. Riprendere sarebbe difficilissimo. E andrebbero vanificati sforzi di anni. Attraverso un lavoro flessibile del tecnico azzurro,  che sta lavorando al migliore dei modi, dobbiamo essere pronti per  gli obiettivi che avremo di fronte. Mettere in sicurezza gli impianti e fare in modo che i ragazzi possano muoversi con tranquillità. Lo slittamento delle Olimpiadi è stato un trauma. I nostri ragazzi si sono riallineati. Sarà un anno in più di lavoro”.

(Il Faro on line)