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New York, a Hart Island una fossa comune per le vittime del coronavirus

10 aprile 2020 | 13:25
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Decine di lavoratori sono stati assunti a contratto per scavare una ‘mass grave’ che potesse accogliere i corpi di chi non ha parenti o la cui famiglia non è in grado di sostenere le spese per il funerale e la sepoltura

New York – Una fossa comune a Hart Island, a New York, per ospitare i corpi delle vittime del coronavirus, il cui numero continua ad aumentare. Decine di lavoratori sono stati assunti a contratto proprio per scavare una ‘mass grave’ che potesse accogliere i corpi di chi non ha parenti o la cui famiglia non è in grado di sostenere le spese per il funerale e la sepoltura.

Qui, di norma, una volta alla settimana i detenuti del carcere di Rikers Island seppelliscono in media 25 cadaveri. Ma il numero ha iniziato ad aumentare a marzo con la diffusione del nuovo coronavirus a New York, diventata l’epicentro della pandemia. E ora si stima che sull’isola, al largo del Bronx, vengano seppelliti una ventina di corpi al giorno, cinque giorni la settimana. Si ritiene che il numero delle sepolture sia quadruplicato nella Grande Mela dall’inizio della diffusione del Covid-19. Impressionanti le immagini immortalate dal drone della Bbc.

“Per decenni, Hart Island è stata utilizzata per accogliere chi non veniva reclamato dai membri della famiglia. Continueremo a usare Hart Island in questo modo durante la crisi ed è probabile che le persone decedute per Covid-19 e che rientrano in quella categoria verranno sepolte sull’isola nei prossimi giorni”, le parole di Freddi Goldstein, portavoce del sindaco di New York, alla Cnn. “Sono persone per le quali, per due settimane, non siamo riusciti a trovare qualcuno che dicesse ‘lo conosco, mi occuperò del funerale’. Non siamo riusciti a stabilire alcun contatto con la famiglia”.

Covid-19, record di morti a New York

Giornata nera per New York, dove si è registrato il maggior numero di morti per Covid-19, ma si è tirato un sospiro di sollievo per quanto riguarda i nuovi ricoveri, in calo. Ciò significa che le misure di distanziamento sociale adottate negli Stati Uniti stanno funzionando, ha detto il virologo Antony Fauci, a capo della task force della Casa Bianca contro il coronavirus. ”Quello che stiamo facendo sta funzionando. Per quanto riguarda i morti è stata una brutta settimana. In effetti ogni giorno sembra registrare un record nel numero dei morti se paragonato al giorno precedente”, ha detto Fauci. ”Nello stesso tempo in cui vediamo un aumento di morti, vediamo anche una notevole diminuzione tra chi necessità di essere ricoverato”, ha aggiunto.

Negli Stati Uniti circa il 95% dei cittadini si è fermato nel tentativo di contenere la pandemia di coronavirus. Lo Stato di New York ha registrato 799 morti in più, arrivando così a un totale di oltre settemila vittime. Un bilancio che il governatore Andrew Cuomo ha definito “scioccante e doloroso”. A dare speranza, ha confermato, il fatto che i nuovi ricoveri in ospedale giornalieri sono al “numero più basso che abbiamo avuto da quando è iniziato questo incubo”, ha detto Cuomo. Anche lui convinto che il distanziamento sociale “gli sforzi stanno funzionando meglio di quanto previsto”.

In California, il governatore Newsom ha affermato che i tassi di ricovero sono scesi dell’1,9%, parlando così di uno sviluppo “incoraggiante”. Il governatore della Louisiana John Bel Edwards ha dichiarato che gli sforzi di mitigazione stanno iniziando a “ripagare” nel suo stato, che ha riportato oltre 18.200 casi. “Consiglio a tutti di capire che i numeri continueranno a crescere in una direzione favorevole solo finché lo Stato della Louisiana continuerà a rispettare l’ordine di residenza, il distanziamento sociale e le pratiche igieniche di cui abbiamo parlato”, ha detto Bel Edwards.

Negli Stati Uniti si sono finora registrati 456.400 casi confermati di coronavirus e oltre 16.400 decessi, secondo i dati della Johns Hopkins University. (fonte Adnkronos, foto BBC)

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