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Cronaca Locale
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Porto di Civitavecchia, Grasso: “Un’emergenza richiede risposte eccezionali”

11 aprile 2020 | 11:00
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Porto di Civitavecchia, Grasso: “Un’emergenza richiede risposte eccezionali”

“Il carbone in banchina può esserlo in attesa di un intervento generale nell’ambito di un nuovo Piano Marshall”

Civitavecchia – “Nei giorni scorsi ho chiesto al Ministro De Micheli un “Decreto Civitavecchia” (leggi qui) che tenga conto delle caratteristiche del nostro porto, che è leader nei passeggeri e che sarà quello maggiormente danneggiato in Italia dall’Emergenza Covid19″ – così in una nota Massimiliano Grasso, vicesindaco e assessore alla portualità e allo sviluppo portuale.

“Ancora non si vedono segnali concreti in tal senso e per questo invito il Presidente dell’Adsp Di Majo a far sentire la sua voce, se serve insieme a quella del Comune, presso il Mit e la Regione. Nel frattempo, l’emergenza richiede risposte eccezionali.

Torno a dire che questo non è e non deve essere assolutamente il momento di pensare ad ulteriori tagli di spesa, bensì servono azioni espansive della spesa pubblica: in attesa di un nuovo Piano Marshall di investimenti in infrastrutture a attività produttive, occorrono azioni keynesiane, quindi in quest’ottica, per garantire lavoro alla filiera, si sfruttino i traffici merci già e ancora attivi.

In questo senso, per i mesi necessari al ritorno ad un minimo di normalità, ben venga qualsiasi proposta in grado di riattivare tutta la filiera delle operazioni del ciclo portuale e, come nel caso della possibilità di sbarcare in banchina parte del carbone per Tvn, di coinvolgere anche l’autotrasporto.

Con tutte le necessarie cautele, soprattutto ambientali, ritengo che la proposta del presidente della Compagnia Portuale Enrico Luciani possa essere sostenuta anche nella richiesta di derogare alle prescrizioni dell’Ambiente che impongono che lo scarico del carbone avvenga totalmente in ambiente chiuso. In questo modo – e riprendendo tutti i piani di manutenzione che erano stati sospesi o rallentati nei mesi scorsi – anche Enel potrà dare un ulteriore concreto contributo, oltre a quanto già sta facendo direttamente con il Comune, per far ripartire Civitavecchia.

Ben venga anche il protocollo d’intesa sottoscritto nei giorni scorsi tra Cfft e il Cac (Consorzio Autotrasportatori Civitavecchia) e promosso dall’Amministrazione Comunale nell’ambito di una serie di incontri per favorire l’occupazione e le imprese locali. Auspico che sia solo il primo di una serie di accordi che possano coinvolgere tutto il cluster portuale e il tessuto economico cittadino. Ciascuno sta dando il suo contributo, così come fatto anche ad esempio da Msc, insieme a Conad, destinando alla solidarietà già 20 tonnellate di derrate alimentari, dopo che la stagione crocieristica 2020 è stata cancellata prima ancora di iniziare.

Questa emergenza, tra tanti effetti nefasti, forse ne avrà uno positivo per il dopo: quello di favorire un ritorno ad un sano localismo, per quanto riguarda l’economia. Mai come oggi è necessario sostenere in ogni modo, con spesa e commesse sul territorio, la ripresa dell’imprenditoria locale, ad ogni livello, soprattutto per la microimpresa e le PMI”.
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