La proposta

Scuole chiuse fino al 3 maggio. Anief: “Inutile tornare in classe per pochi giorni”

11 aprile 2020 | 17:11
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Scuole chiuse fino al 3 maggio. Anief: “Inutile tornare in classe per pochi giorni”

Il sindacato: “Non ha senso, per pochi giorni, mettere a repentaglio la salute degli alunni, dei docenti e di tutto il personale scolastico”

Scuola – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Decreto che conferma le misure per arginare la diffusione del contagio da Covid-19 in vigore fino a lunedì prossimo: la prossima data è stata fissata direttamente al 3 di maggio 2020.

Il sindacato Anief sostiene che non ha senso mettere a repentaglio la salute degli alunni, docenti e tutto il personale scolastico. Anche perché le indicazioni su come valutare scrutini ed esami sono pronte, serve ora solo la circolare applicativa del ministero dell’Istruzione.

Marcello Pacifico (Anief): “Gli istituti scolastici non sono luoghi produttivi. Il loro scopo è prettamente formativo e non è possibile pensare che possano essere motivo di contagio. Per noi l’anno scolastico inteso come attività in presenza può dichiararsi concluso.

D’ora in poi, è bene che al Viale Trastevere si lavori per migliorare il più possibile la didattica a distanza, sempre rispettando le vigenti norme contrattuali, evitando disparità di trattamento a causa del digital device, avallare una valutazione degli alunni condivisa dalle scuole attraverso gli organi collegiali di competenza senza però dare per scontate le ammissioni all’anno successivo, organizzare al meglio gli esami finali negli istituti superiori, adottando delle norme chiare, sulla base di quelle generali indicate nel Decreto Legge n. 22 approvato proprio per affrontare l’emergenza Coronavirus nell’ambito della scuola”.

Sino all’inizio di maggio restano confermati tutti i limiti agli spostamenti, lo stop alle attività produttive non essenziali e la chiusura delle scuole. Le indicazioni, prese dal Governo, derivano dalle indicazioni del comitato tecnico, che ha diffuso dei dati sul rischio contagio in base al lavoro svolto.

I lavoratori maggiormente a rischio risultano essere coloro i quali non possono tenere una sufficiente distanza da altri individui o che stanno in luoghi affollati. Il rischio rimane alto, sintetizza la rivista Orizzonte Scuola, per tutto il comparto scolastico in particolare per alunni, docenti, personale Ata: le aule sono di fatto luogo di aggregazione.

LE INDICAZIONI SINDACALI

Il sindacato autonomo Anief ritiene, giunti a questo punto, che il ministero dell’Istruzione si debba impegnare al massimo per predisporre regole chiare sulla corretta fine dell’anno scolastico in corso, sulla base del testo del Decreto Legge sulla scuola contenente le misure varate per far fronte all’emergenza Coronavirus, a partire dalle modifiche per l’esame di Stato di scuola secondaria di primo e secondo grado, con due ipotesi percorribili su scrutini ed Esami di Stato. Consapevoli che la prima, quella che si ritorni in classe prima del 18 maggio, diventa francamente sempre meno praticabile.

È bene quindi orientarsi sull’ammissione all’anno successivo, per le classi iniziali e intermedie, procedendo con verifica degli apprendimenti a partire da settembre. E sugli esami finali di tipo online, come avviene da tempo in diverse Università.

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