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Junior Cally, dalle polemiche dell’Ariston all’assistenza alle donne più fragili, al tempo del covid-19

15 aprile 2020 | 22:37
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Junior Cally, dalle polemiche dell’Ariston all’assistenza alle donne più fragili, al tempo del covid-19

Donazione alla Misericordia di Fiumicino per comprare scarpette e vestiti ai bimbi delle ragazze madri. E senza farlo sapere…

Fiumicino – Junior Cally, dalle polemiche dell’Ariston alla solidarietà più vera, quella fatta in silenzio. Il suo gesto diventa pubblico solo adesso, dopo che ilfaroonline.it ha convinto la responsabile della Misericordia di Fiumicino a raccontare ciò che è accaduto in questi giorni.

“Lui non voleva assolutamente che si sapesse – ha detto Elisabetta Cortani, responsabile della Misericordia a Fiumicino – ma credo anche io che invece è bene che si sappia quando si fa del bene in una certa maniera. Junior Cally, ragazzo dolcissimo e disponibile, ha donato una cifra in denaro che ci ha permesso di effettuare un’operazione che, in questi giorni di consegna pacchi alimentari alle persone in difficoltà, ci era balzata agli occhi”.

Elisabetta Cortani si riferisce ai pacchi alimentari che la Misericordia, insieme ad altre associazioni del territorio, sta consegnando alle famiglie che ne fanno richiesta, in questo periodo di blocco economico che ha messo in crisi anche nuclei che mai avrebbero pensato di doversi appoggiare alla solidarietà altrui. In quei pacchi ci sono generi alimentari e prodotti per l’igiene personale.

“Ma ci siamo resi conto girando per le case – racconta ancora Elisabetta – che c’erano diverse ragazze madri in difficoltà, con bambini piccoli, bisognose di vestitini e scarpette, di vestiario per infanti o bimbi molto piccoli.

Antonio si è messo immediatamente a disposizione di queste donne sofferenti (Antonio Signore è il vero nome di Junior Cally, ndr), donando una cifra che ci ha già permesso di intervenire su 3 casi sul territorio di Fiumicino. E altri sono ancora in itinere, fino ad arrivare a una dozzina di situazioni critiche in totale”.

E’ l’immagine di un ragazzo sensibile, che gioca a pallone con la “sua “ Fiumicino Calcio 1926, che si mette a disposizione degli altri, delle donne che soffrono situazioni di solitudine e difficoltà. Ben lontano dallo stereotipo del bullo che oltraggia l’universo femminile, del ragazzaccio di strada, che gli è stato cucito addosso.

E lo fa in silenzio, senza annunciarlo, senza metterlo sui social, senza dirlo. Sono giorni che questa storia va avanti nel silenzio più totale, fino a che qualche giornalista curioso – come siamo noi del Faro on line – cerca e trova la storia che merita di essere raccontata e convince non lui direttamente – non l’avrebbe mai fatto – ma chi con lui collabora, a farsi “sfuggire” il fatto da raccontare.

Un bell’esempio di un ragazzo che si dedica alla propria passione – la musica –, che non rinnega le proprie radici e che, come può, fa ciò che può in silenzio. “Si chiedono ‘questo da dov’è uscito?’” cantava dal palco di Sanremo, “Non ho i superpoteri”.

Non servono i superpoteri, Junior Cally; ci basta che continui ad essere quello che sei. Così come i tanti angeli della Misericordia che dalle zone rosse del nord alle periferie di Fiumicino continuano la propria instancabile opera di assistenza e solidarietà.

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