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La denuncia di Asstri: “Le strutture extra alberghiere dimenticate nei Dpcm”

Lofoco: "il Governo ci aiuti a riaprire le nostre attività, visto che il nostro codice ateco, il 55.20, non è mai stato formalmente chiuso dai Dpcm finora assunti dal Governo Conte"

Hanno dimenticato le strutture extra alberghiere, codice Ateco 55.20, per queste ragioni chiediamo l’immediata correzione dei Dpcm che prevedono aiuti alle imprese”. È la denuncia di Asstri, l’associazione di categoria a tutela del settore Extra Alberghiero.

“Asstri si candida al ruolo di attore e intermediario – spiega l’Associazione in un comunicato stampa – qualificato dell’incontro tra le esigenze del Comparto e Governo. Il nostro impegno è quello di chiedere l‘immediata apertura di tavoli di concertazione con le Istituzioni e trovare la giusta sintesi tra necessità degli operatori del settore e gli aggiornamenti normativi che il contesto storico-sociale va via via imponendo. I punti sui quali fonderemo la nostra azione di tutela sono: accesso al credito; liquidità immediata per fronteggiare il pagamento dei canoni di locazione affitti ; tutele legali, credito imposta per gli affitti versati; investimenti nel settore; snellimento degli obblighi normativi chiarezza (si tratta di micro impresa ed è giusto che sia normata da leggi semplici e chiare senza oppressione)”.

“L’impegno di Asstri è promuovere e rafforzare la cultura del fare turismo – continua Asstri – sviluppando quella chiave di lettura che coniuga lo sviluppo del territorio alla migliore tradizione Italiana: dell’impresa turistico ricettiva in senso lato e della ospitalità familiare e collettiva. A garanzia di un processo costruttivo Asstri mette a disposizione le competenze dei suoi Soci fondatori pronti ad affrontare le grandi sfide che attendono il comparto, oggi soffocato dalla più grave crisi che il settore Turistico italiano abbia mai conosciuto dal dopoguerra”.

“Per questo – dichiara Edoardo Maria Lofoco, socio fondatore Asstri – accettiamo il rischio d’impresa come sfida. Siamo pronti a mettere in campo ogni iniziativa tesa a migliorare le performances, puntando al riconoscimento del valore delle singole imprese attraverso un organismo che avrà lo scopo di unire e rafforzare gli imprenditori, le famiglie e le start-up appena nate, assicurando loro la presenza, la forza, e la competenza di una struttura organizzativa altamente professionalizzata capace di dare risposte concrete su ogni singola materia del settore: l’extra alberghiero nazionale in ogni singolo processo produttivo”.

“In un momento come questo, che ci coglie impreparati, il Governo ci aiuti a riaprire le nostre attività, visto che il nostro codice ateco, il 55.20, non è mai stato formalmente chiuso dai Dpcm finora assunti dal Governo Conte. Non vorremmo che fosse solo un cavillo per ignorarci oggi e domani, e per questo Asstri chiede immediato chiarimento a tutte le massime Istituzioni dello Stato a cui invieremo il nostro appello. A cominciare dal Presidente della Repubblica”.

“Noi ci metteremo il nostro impegno – conclude Lofoco – e restituiremo nel tempo l’aiuto dato. L’extra alberghiero è un Hub naturale del comparto turismo, fatto di micro imprese e famiglie che per vocazione garantiscono un’equa distribuzione della ripresa economica e questo non possiamo ignorarlo”.
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