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Civitavecchia, il Comitato Sole: “No allo scarico del carbone in porto”

"Non riusciamo a concepire come si possa pensare che ciò possa avvenire senza mettere a rischio la salute sia dei lavoratori che dei cittadini"

Civitavecchia – “Riteniamo la proposta di scaricare il carbone sulle banchine del porto inaccettabile. Non riusciamo a concepire come si possa pensare che ciò possa avvenire senza mettere a rischio la salute e l’ambiente, sia dei lavoratori che dei cittadini, in area tanto vicina al centro abitato, in assenza delle famigerate strutture di sicurezza, automatizzate e sigillate, e di un carbonile dedicato”, si legge in una nota diffusa dal Comitato Sole – Salute Opportunità Lavoro Ecologia.

“Immaginiamo dove potrebbe finire il polverino al primo alito di vento, senza contare il traffico di centinaia di camion dal porto per la centrale Enel, con tutto quello che significa in termini di dispersione delle polveri, gas di scarico e particolato del manto stradale. Siamo da sempre vicini e a fianco delle lotte dei lavoratori portuali – continuano -, ma questa volta non comprendiamo la differenza tra lo scarico del carbone sulle banchine del porto dallo scarico della banchina Enel predisposta per questo. Oltretutto, pensiamo che tale proposta sia facilmente attaccabile dal punto di vista giuridico-amministrativo, visto che lo scarico sul terminale Enel con specifiche modalità, fa parte di una precisa prescrizione stabilita in fase di Valutazione d’Impatto Ambientale”.

“La crisi economica e l’emergenza pandemia da coronavirus rendono fragile la nostra già disastrata economia incentrata, da sempre, sulla produzione energetica da fonti fossili. Di più, riteniamo che la pandemia sia figlia stessa del cattivo rapporto che fino ad oggi le società industriali hanno avuto con Madre Natura. Sappiamo che non è possibile che avvenga dall’oggi al domani la trasformazione di una società, però sappiamo che è importante iniziare a programmare un futuro diverso. Noi lo diciamo da sempre, ‘un altro futuro è possibile’ e lo è solo nell’utilizzo delle fonti rinnovabili e nell’idrogeno e per questo, sin dalla nostra nascita, stiamo portando avanti il progetto ‘Porto Bene Comune’. Siamo consapevoli che il dopo pandemia sarà terribile. Però siamo pronti a rimboccarci le maniche con tutti per costruire un futuro che sia realmente economicamente ed ambientalmente sostenibile, partendo dall’oggi e superando quel passato fossile che tanti danni all’economia e alla salute dei cittadini della nostra comunità ha causato”, concludono dal Comitato Sole.
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