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Fiumicino, Fratelli d’Italia: “Il Comune distribuisca buoni spesa, non pacchi alimentari”

16 aprile 2020 | 19:42
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Fiumicino, Fratelli d’Italia: “Il Comune distribuisca buoni spesa, non pacchi alimentari”

“Il Comune riceve gli stanziamenti dallo Stato ma anziché farli pervenire alle famiglie decide cosa e da chi comprare con un sistema poco trasparente”

Fiumicino – “Questa Amministrazione comunale deve necessariamente mostrare un cambio di marcia: con i cittadini in grandissime difficoltà economiche e sociali, i buoni spesa restano l’unico strumento veloce e trasparente per venire incontro alle famiglie in crisi“, si legge in una nota diffusa di Federica Cerulli e Alessio Di Mitri, esponenti del Circolo di Fratelli d’Italia di Fiumicino “4 aprile 1992”.

“Sono ormai due settimane – continuano – che il Comune ha scelto di porre in essere la distribuzione dei generi alimentari, la quale ha presentato delle lacune sia in termini di trasparenza che di privacy nonché organizzativi; non è nostra intenzione giudicare chi dica la verità in merito al fatto che non si riesca a prendere la linea dedicata a questo servizio, non è nostra intenzione dare una valutazione sul fatto che una famiglia riceva il pacco ogni tre giorni e chi ogni settimana, ma è nostra intenzione suggerire, come Fratelli d’Italia ha fatto fin dall’inizio, uno strumento che in maniera equa stabilisca un budget a famiglia in buoni spesa, con il ritiro degli stessi cadenzato con una frequenza uguale per tutti. Non è tollerabile che una scelta sbagliata su un tema così delicato che questa Giunta compie, debba essere pagato dai cittadini in difficoltà”.

“Il tema degli aiuti alimentari è una problematica crescente nella popolazione e l’individuazione di uno strumento trasparente, celere ed efficace è la risposta che ogni cittadino si aspetta. Il Comune riceve gli stanziamenti dallo Stato ma anziché farli pervenire alle famiglie decide cosa comprare e da chi comprarlo con un sistema poco trasparente e lacunoso. La scelta dei pacchi, anziché dei buoni spesa, è evidentemente sbagliata. Chiediamo a gran voce che si passi rapidamente alla seconda fase organizzativa, come peraltro garantito dalla stessa amministrazione comunale e cioè alla consegna dei buoni spesa alle famiglie. È chiaro che, anche in questa tragico momento, l’Amministrazione comunale bada più a fare annunci che a risolvere i problemi in maniera trasparente ed equa”, concludono Cerulli e Di Mitri.
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