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Sparagna: “Troppi ‘prenditori’ e pochi ‘imprenditori’. Per l’economia serve un salto di qualità”

19 aprile 2020 | 13:06
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Sparagna: “Troppi ‘prenditori’ e pochi ‘imprenditori’. Per l’economia serve un salto di qualità”

Minturno, intervista con l’ing. Daniele Sparagna: “Senza Gerardo Stefanelli non può esistere uno Stefanelli/bis”

Minturno – Quella con l’ingegner Daniele Sparagna, assessore alla programmazione ed alla qualità della vita, nonché al patrimonio finanziario e vicesindaco del Comune di Minturno, più che una tradizionale intervista è stata un vero e proprio monologo-colloquio, si passi l’ossimoro. L’intervista infatti si è svolta al di fuori dei consueti canoni propri della stessa: non a un “domanda/risposta” ma una serie di quesiti cui, Daniele, ha fatto seguire chiare e ficcanti risposte.

Sparagna ha iniziato, rispondendo a domanda specifica, smentendo il fatto che a un’amministrazione Stefanelli possa seguire una Stefanelli/bis, senza la presenza dello stesso carismatico e trascinatore leader. “O ci sarà lui o non sarà più una Stefanelli leadership! Di un Gerardo che operi dietro le quinte e per interposta persona o, in alternativa, a mezzo della classica testa di legno, non se ne parla assolutamente”, ha dichiarato testualmente.

Ha poi parlato dei risultati raggiunti dall’amministrazione di cui fa parte, e che si avvia alla fine del mandato per, quasi certamente, tentare il bis, sottolineando l’aver raggiunto il pareggio di bilancio del nostro disastrato comune i cui creditori, per ben tre milioni di euro, erano costantemente, letteralmente e quotidianamente fuori della porta dell’economo di palazzo.

Ha sottolineato e ribadito, più di una volta, le capacità amministrative e di leadership del primo cittadino – di cui ha citato, manco a dirlo, anche la lunga e fruttuosa gavetta politica al fianco del leader formiano Udc, Michele Forte.

daniele sparagnaDaniele Sparagna, ingegnere civile al pari del fratello Mario, ha parlato a 360 gradi spaziando dalla politica, all’economia, al turismo. Una punta di amarezza, non senza polemica, quando si è parlato del semi flop del non mai decollato “Nucleo industriale Gaeta-Formia-Minturno”. E del comparto imprenditoriale nel suo insieme.

“Il problema – ha detto Sparagna – è che in troppi invece che avere la mentalità da ‘imprenditori’ hanno solo quella dei ‘prenditori’. Si è detto in soldoni ed in vernacolo locale di una classe di “potecari e di bagnini più che di operatori turistici, fatte salve, ovviamente, le rare eccezioni che pur ci sono, fortunatamente”.

Insomma, ciò che Sparagna auspica è un salto di qualità nelle attività imprenditoriali che, nel complesso, soffrono di una certa staticità. A fronte di pochi illuminati esempi di imprenditoria attiva e propositiva, c’è ancora troppa ricerca dell’assistenzialismo.

E i rapporti con l’opposizione? “Devo dare atto all’opposizione – ha detto Sparagna -, guidata dall’avvocato Massimo Signore, e composta dai vari Fedele, Iossa e La Rocca, di una collaboratività inaspettata e ben accetta e che non poteva non dare i suoi frutti. Fatta eccezione per Emilio Polidoro che definirei uno ‘scontento’; probabilmente si aspettava qualcosa, politicamente parlando, che nei fatti è venuto a mancare”.
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