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Tra Coronavirus e stagione a rischio: il Presidente di Confcommercio Ponza scrive al Sindaco

Confcommercio Ponza avanza al Sindaco 13 proposte proposte per salvaguardare l'economia dell'isola. In "prima linea" riduzione e posticipo del pagamento delle tasse.

Ponza – Quella isolana è un’economia retta quasi completamente dal turismo, attivo quasi 12 mesi all’anno, ma che, specialmente d’estate, specialmente se l’isola in questione è Ponza, riesce ad attirare diversi tipi di turisti, spesso anche famosi.

Ma se il Coronavirus e le norme stilate dal Governo per il suo contenimento mettono a rischio la stagione turistica per antonomasia, come sopravvivrà l’economia di Ponza? Quale sarà l’impatto, quali le conseguenze? Per cercare di arrivare a una soluzione che metta tutti d’accordo e che tuteli gli operatori turistici, il presidente di Confcommercio Ponza, Giovanni Mastropietro, ha preso carta e penna e ha scritto al sindaco isolano, Francesco Ferraiuolo, avanzando diverse proposte.

“Considerato lo scenario socio-economico e sanitario che stiamo attraversando a causa dell’emergenza Covid-19, e – si legge nella lettera – da un’analisi fatta da Confturismo associazione di Confcommercio (che ha già valutato che quest’anno in Italia si registrerà una perdita del 60% dei 200 miliardi di euro che di solito il turismo produce ogni anno) bisogna lavorare insieme e fin da subito cercare di limitare i danni della nostra economia isolana, valutando le opportunità e le minacce che possono nascere da questa crisi.”

La crisi economica che si sta sviluppando a seguito dell’emergenza Coronavirus – sottolinea Mastropietro – procurerà un grande colpo per il lavoro di tutte le attività produttive dei ponzesi, sia grandi che piccole. Un colpo subiranno anche i tanti giovani delle famiglie ponzesi che trovavano lavoro per la stagione negli alberghi, nei bar, nei ristoranti, nei negozi, nei servizi per il turismo…”

Un circolo vizioso, insomma, considerando che il lavoro estivo consentiva loro di accedere ad ammortizzatori per sopravvivere durante l’inverno, creando così una piccola economia circolare, fonte di sussistenza dell’indotto invernale.

“Chiediamo – afferma Mastropietro – di condividere ed affrontare quanto prima tali disagi e suggeriamo alcuni punti che potrebbero alleviare i costi per le famiglie in vista della prossima stagione.” Richieste che lo stesso Mastropietro sintetizza in 13 punti.

Le richieste di Confcommercio Ponza

Ma quali sono, di fatto, le richieste avanzate da Confcommercio Ponza? La prima richiesta riguarda l’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico comunale, ove possibile ampliamento (COSAP) per il 2020 per tutte le attività commerciali dell’isola (bar, ristoranti, negozi…).

In secondo luogo, viene chiesta la posticipazione al 2021 della quota dell’offerta economica al Comune da parte degli assegnatari delle attività di noleggio delle attrezzature balneari.  Poi, la sospensione nel 2020 degli accertamenti tributari dell’imposte comunali.

E ancora: si è chiesto di destinare tutti i proventi della “tassa di sbarco” (pagata dai turisti) alla ridefinizione di un nuovo modello di tutela sia per i turisti che per i residenti, come ad esempio acquisto di materiale igienizzante a supporto dei commercianti, attività di Sicurezza Sanitaria sviluppando potenziali presidi isolani ed ai porti di partenza, utilizzando la rete del Consorzio con Ponza.

Non solo. Si è poi chiesto l’alleggerimento del 60% della Tari per l’anno 2020, si è chiesto di posticipare dal 31 maggio al 31 ottobre il pagamento della Tari, la riduzione al minimo dell’addizionale Irpef per l’annualità 2020 e la riduzione al minimo dell’addizionale IMU per il 2020.

Confcommercio Ponza ha poi chiesto di concordare con la ditta del Trasporto Pubblico Locale il potenziamento delle corse, di ridefinire potenziali eventi, viste le future restrizioni normative in materia e ridistribuire tali investimenti su nuove forme di sviluppo turistico, e di creare una sorta di Direttorio (maggioranza- opposizione –associazioni di categoria) per la gestione dell’emergenza sanitaria in vista della prossima stagione estiva, evidenziando il concetto di Isola Covid-free, attuando misure di prevenzione di concerto con le Asl e la Regione, che hanno l’obiettivo di tutelare turisti e lavoratori attraverso presidi fissi medici nei porti di imbarco verso l’isola.

Infine, si è chiesto il coinvolgimento delle società di trasporto marittimo, nella ridefinizione dei flussi turistici, seguendo una strategia comune di gestione degli stessi (i vettori date le restrizioni viaggeranno con limitazioni forti sui posti disponibili), strategia che potrebbe comprendere anche delle corse aggiuntive affinché venga garantita una parziale copertura dei flussi. E, in ultimo, la convocazione di un tavolo tecnico per la ridefinizione del Piano Traffico/sbarchi estate 2020.

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