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Ladispoli, Grando all’attacco: “Querelo chi diffama me e la mia famiglia”

24 aprile 2020 | 22:52
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Ladispoli, Grando all’attacco: “Querelo chi diffama me e la mia famiglia”

Lo sfogo del Sindaco: “A scanso di equivoci chiarisco una volta per tutte: mio padre non riveste alcun ruolo all’interno dell’Amministrazione”

Ladispoli – “Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria tutta la macchina amministrativa del Comune di Ladispoli si è mobilitata per affrontare al meglio la situazione e supportare la cittadinanza, in particolare le fasce sociali più deboli. Per coordinare tutte le attività è stato prontamente attivato il Centro Operativo Comunale, che ha il compito di gestire l’emergenza a 360 gradi, del quale fanno parte, oltre al Sindaco, una serie di figure specializzate nei vari settori”. Inizia così un post pubblicato su Facebook da Alessandro Grando, sindaco della città di Ladispoli.

“Sono stati attivati immediatamente, in collaborazione con la Protezione Civile e le associazioni di volontariato del territorio, che non ringrazierò mai abbastanza, una serie di importanti servizi tra cui la consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità per gli anziani e la consegna di pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà (ad oggi oltre mille consegne effettuate). Per diminuire il rischio di contagio abbiamo predisposto un’ordinanza sindacale con cui sono stati chiusi i principali luoghi pubblici, vietato l’accesso all’arenile e vietata l’attività sportiva all’aperto; tutti provvedimenti successivamente adottati anche dal Governo”, spiega Grando.

“Grazie al supporto di tante persone che hanno voluto e stanno continuando a donare sono stati raccolti numerosi beni di prima necessità, in aggiunta a quelli acquistati direttamente dal Comune:

Abbiamo organizzato una raccolta alimentare davanti ai supermercati della città, con cadenza settimanale, e abbiamo aperto un conto corrente per chi volesse dare un contributo economico destinato alle famiglie più colpite dall’emergenza. Per aiutare i cittadini ad effettuare acquisti a domicilio, diminuendo le probabilità di contrarre il virus, abbiamo promosso la diffusione dei recapiti degli esercizi commerciali che offrono questo importante servizio. Per aiutare le persone che avevano bisogno di un tecnico specializzato (elettricista, idraulico, tecnico caldaia ecc.), in un periodo in cui molti di questi lavoratori hanno sospeso l’attività, abbiamo effettuato un censimento che abbiamo messo a disposizione su tutti i canali ufficiali”.

“Abbiamo intensificato i controlli in tutta la città con la nostra Polizia locale, coordinando il lavoro con le Forze dell’ordine, che ringrazio nuovamente, e attivato un sistema di sorveglianza con i droni per pattugliare le zone meno accessibili (a costo zero per il Comune). Non abbiamo abbandonato a loro stessi i ragazzi disabili della nostra città e le loro famiglie, che a causa dell’emergenza sanitaria non ricevono più l’assistenza domiciliare. A loro abbiamo dedicato un’apposita ordinanza per consentirgli di frequentare, in maniera sicura e controllata, alcuni luoghi pubblici per tutelare il loro benessere psicofisico. Per facilitare le persone che vivono nelle zone in cui sono concentrate le strisce blu abbiamo sospeso il pagamento dei parcheggi e l’applicazione del disco orario. Per andare incontro alle numerose richieste pervenute da parte di coloro i quali volevano onorare la memoria dei propri cari defunti abbiamo consentito ai fiorai di Ladispoli di accedere al cimitero per deporre i fiori sulle lapidi a richiesta dei familiari. Proprio in questi giorni, vista la chiusura del centro di raccolta di via degli Aironi, abbiamo attivato il servizio di raccolta gratuita a domicilio degli sfalci e delle potature previsto nel nuovo appalto.
Molte di queste attività, unitamente alla sanificazione delle strade, le abbiamo attivate per primi nel nostro comprensorio, e ci fa piacere che altri comuni abbiano preso spunto dai nostri provvedimenti per metterli in pratica anche nei propri territori. Questa è la vera gestione dell’emergenza a Ladispoli ai tempi del coronavirus: nessuno viene lasciato solo”.

“E ora – continua il Sindaco – veniamo ai buoni spesa, argomento molto discusso in questi giorni. Lo Stato ha imposto ai Comuni di distribuire i fondi in via prioritaria ai nuclei familiari che non ricevono forme di sostegno pubblico, scelta discutibile visto che una famiglia che percepisce pochi euro di reddito di cittadinanza non può certamente essere considerata una famiglia benestante. Ovviamente ci siamo dovuti adeguare a questa scelta e abbiamo predisposto l’avviso pubblico contenente tutti i criteri e le modalità di accesso al contributo. Tutte le forze politiche che siedono in Consiglio comunale, e quindi anche quelle di opposizione, sono state chiamate ad esprimersi sulle modalità prescelte e tutte hanno dato il proprio parere favorevole nel corso di un incontro che si è tenuto in video conferenza con il sottoscritto e l’assessore al Bilancio Claudio Aronica. L’avviso è stato pubblicato il 6 aprile, già il 9 è partita la consegna: 13.000 buoni compilati a mano, per un valore di 260.000 euro, distribuiti a 760 nuclei familiari prima di Pasqua. Ad oggi sono stati consegnati 480.520 euro di buoni spesa a 1417 famiglie, su un totale di oltre 2600 che ne hanno fatto richiesta”.

“Come imposto dal Governo i buoni sono stati erogati in via prioritaria ai nuclei familiari che hanno dichiarato di non percepire forme di sostegno pubblico. Per tutti gli altri sarà necessario un’altro stanziamento da parte dello Stato o della Regione Lazio. D’altronde ce ne siamo accorti fin dall’inizio che i fondi non sarebbero stati sufficienti. Solo l’opposizione ancora non dice nulla, evidentemente per loro è sufficiente quanto è stato fatto fino ad ora dal Governo per aiutare le famiglie italiane. Sicuramente sono soddisfatti anche della fenomenale tempestività nell’erogazione della cassa integrazione, che doveva arrivare i primi di aprile, poi prima di Pasqua, poi forse i primi maggio. Tutti i dati relativi alla distribuzione effettuata fino ad ora sono già stati pubblicati sul sito del Comune di Ladispoli, comprese le ripartizioni per punto vendita. Noi non abbiamo nulla da nascondere. Per consultarli è sufficiente cliccare qui. L’elenco dei beneficiari, per ovvie ragioni di privacy, non può essere pubblicato. I consiglieri comunali invece hanno diritto di effettuare richieste di accesso agli atti, lo sanno anche quelli alle prime armi. Basta rivolgersi al Responsabile dei Servizi Sociali, che ha coordinato il tutto condividendo con il sottoscritto le scelte e le modalità organizzative”.

“Considerate – prosegue Grando – che a inizio emergenza avevo detto a tutti i capigruppo che potevano contattarmi per qualsiasi tipo di richiesta o necessità. Ad oggi non ho ricevuto nessuna chiamata. In buona sostanza si lamentano di non avere notizie, ma non le chiedono. Quindi ritengo che fare domande a mezzo stampa, su dei criteri scritti chiaramente e condivisi con tutti, sia solo un pretesto per fare polemica gratuita e speculare politicamente sulla pelle della povera gente. Un comportamento disdicevole del quale l’opposizione si dovrebbe vergognare. Chi invece in queste ore si è reso protagonista di attacchi personali nei confronti del sottoscritto e di persone della mia famiglia, affermando il falso, se ne assumerà le responsabilità nelle sedi opportune, unitamente a tutti coloro che hanno avuto parte nella pubblicazione e nella diffusione di quegli scritti diffamatori. A scanso di equivoci chiarisco una volta per tutte: mio padre non riveste alcun ruolo all’interno dell’Amministrazione del Comune di Ladispoli e pertanto non ha mai preso visione delle liste dei percettori dei buoni spesa. Inoltre, nessuno ha mai invitato i percettori dei buoni spesa a chiamare un numero telefonico a cui rispondeva mio padre, che non ha mai consegnato pacchi alimentari a nome del Comune di Ladispoli”.

“Il diffamatore di turno deve aver confuso l’attività portata avanti in maniera indipendente da un’associazione di volontariato di Ladispoli, che è stata regolarmente autorizzata ad operare durante l’emergenza sanitaria, con quella organizzata direttamente dall’Amministrazione comunale. Ovviamente ho già dato mandato al mio legale di querelare sia i responsabili legali della testata giornalistica che l’autore dell’articolo, per le gravi e calunniose affermazioni pubblicate nonché per l’allarme sociale che hanno prodotto. È evidente che dietro a questo attacco ci sono esponenti politici locali senza scrupoli che non hanno ancora digerito la sconfitta elettorale. D’altronde si sa, la sinistra quando non riesce a battere un avversario politico sul campo ci prova con la magistratura e con le calunnie. La storia parla chiaro.
Con me si dovranno impegnare un po’ di più, per due motivi: io ho le spalle larghe e queste cose mi scivolano addosso come se nulla fosse, ma soprattutto, la città ha ancora bene in mente cosa sono stati i 20 anni che ci siamo lasciati alle spalle e ha già avuto modo di toccare con mano la differenza che c’è stata fin dai primi giorni di insediamento con la nuova amministrazione”.

“Proprio in questi giorni – conclude – abbiamo fatto importanti passi avanti per l’istituzione Commissariato di Polizia, presto sarà pronta la nuova Caserma dei Carabinieri, tra poche settimane ripartiranno i lavori di asfaltatura delle strade e tante altre cose di cui la sinistra di Ladispoli in vent’anni ha solo parlato. Ecco, voi continuate a parlare, anzi a sparlare, che a fare i fatti ci pensiamo noi. Vi abbraccio!”.

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