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Covid-19 e rischio di corruzione per la nostra Sanità

27 aprile 2020 | 07:00
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Covid-19 e rischio di corruzione per la nostra Sanità

Transparency International Italia e React analizzano i 4 maggiori rischi di corruzione emersi durante l’emergenza Covid-19

L’emergenza Covid-19 sta richiedendo estremi sforzi al Sistema Sanitario Nazionale. I governi stanno mobilitando risorse economiche senza precedenti e il governo centrale attribuisce poteri straordinari a commissari nazionali e regionali. Molti appalti pubblici vengono aggiudicati ed eseguiti con procedure accelerate, i benefici economici vengono riconosciuti sulla base di semplici autocertificazioni, incredibili quantità di dati clinici e sanitari vengono raccolti quotidianamente ed entrano nel patrimonio pubblico.
Tutto ciò significa che i rischi di distorsione dei processi decisionali e di spesa sono molto più elevati rispetto alle condizioni di “normalità“.

Le strategie di prevenzione della corruzione in ambito sanitario descritte nei Piani Triennali (PTPC) 2019-2012, non hanno previsto come i rischi di corruzione possano mutare durante le fasi emergenziali, come quella attuale. Transparency International Italia e React vogliono dare il proprio contributo affinché gli enti sanitari possano identificare e gestire meglio i rischi che stanno emergendo, attraverso un primo catalogo dei rischi di corruzione in tempo di coronavirus.

“Questa breve analisi ha un duplice scopo: mettere in guardia sui rischi a cui il sistema va incontro durante una fase emergenziale come quella che stiamo vivendo e allo stesso tempo – sottolinea Davide Del Monte, Direttore Esecutivo di Transparency International Italia – offrire idee pratiche a dirigenti e responsabili della sanità per mettere in atto efficaci strategie di difesa dai corruttori”.

“Stiamo monitorando la variazione dei fattori di rischio corruzione durante l’emergenza – sottolinea Lorenzo Segato Direttore di React – e questo studio ci permetterà di arrivare preparati alla prossima crisi. Allora saremo in grado di aiutare immediatamente le unità di crisi per tenere lontani gli sciacalli”.

Inoltre, Transparency International Italia e REACT insieme ad altre organizzazioni della società civile hanno chiesto ai Presidenti di Regione di rendere disponibili al più presto, in formato machine readable e aperto i dati relativi ai tamponi eseguiti nelle singole Regioni, ovviamente anonimizzati, ma con il massimo grado di dettaglio.

Per leggere il testo della lettera – Clicca qui

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(Il Faro online)