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Buccieri replica a Magionesi: “5G? Le antenne ci sono, con tanto di identificativo. Anche se non attive… per ora”

28 aprile 2020 | 19:52
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Buccieri replica a Magionesi: “5G? Le antenne ci sono, con tanto di identificativo. Anche se non attive… per ora”

Dal Comitato “Alleanza Italiana Stp5G” chiesta un’ordinanza sindacale ex legge 142/90 e l’impegno alla moratoria sul 5G

Fiumicino . La sortita della consigliera Magionesi (leggi qui) a proposito delle antenne 5G, non è passata inosservata. Annalisa Buccieri, Referente Lazio Alleanza Italiana Stop5G, ha invito un’accorata nota alla nostra redazione, per intervenire sul tema.

“Come responsabile del Coordinamento Lazio dell’Alleanza Italiana Stop5G e promotrice del Comitato Stop5G Fiumicino – è scritto nel comunicato –  rispondo alle  dichiarazioni della consigliera Magionesi sulle presunte speculazioni tese a strumentalizzare questo nuovo standard per le comunicazioni.

Felicissima di apprendere del vostro interesse nei confronti della tecnologia 5G! All’epoca dell’installazione in via Castagnevizza, ossia pochi mesi fa, quando fu convocata in merito una Commissione Trasparenza alla quale era presente la sottoscritta assieme al portavoce nazionale di Alleanza Italiana Stop5G Dott. Maurizio Martucci, ben pochi dei partecipanti parevano conoscere l’argomento, tanto meno essere interessati.

Ottimo che ci sia invece attenzione per una tecnologia che, sulla base di studi più che autorevoli sulle radiofrequenze e pareri eminentissimi – nulla a che vedere con le ormai inflazionate ‘bufale’ passpartout ci espone a rischi sanitari serissimi (a disposizione per fornire abbondante documentazione scientifica).

Non se ne parla fino al 2022? Benissimo! Il modo migliore per mettere a tacere tutto sarebbe una bella ordinanza sindacale ex legge 142/90 che ci consenta di avere l’anima in pace. Tanto più che, sia nel caso di via Castagnevizza  che di Parco Leonardo, gli operai hanno mestamente ammesso la natura dell”installazione (5G).

Non possiamo essere certi che il 5G sia attivo – prosegue il comunicato -, e anzi speriamo proprio di no! Probabilmente per un po’ le antenne funzioneranno come 4G, 4G plus, evoluto o quello che sia (d’altronde per andare a regime il 5G richiede l’innalzamento dei limiti di esposizione dagli attuali 6v/m, che già non ci tutelano affatto, a 61 v/m, direi incompatibili con la salute di uomo ed ecosistema), ma di certo sono predisposte.

I famosi “quadratini” del 5G ci sono. Pertanto – interrogandomi sul perché della Sua presa di posizione a distanza di diversi giorni dal comunicato stampa del Comitato, pubblicato il 16 di aprile – ringrazio dell’interessamento, sottolineo la piena autorevolezza delle nostre fonti, costituite dall’intera comunità scientifica indipendente, e invito a una formalizzazione dell’impegno alla moratoria sul 5G – conclude – che renderebbe l’amministrazione di Fiumicino assolutamente virtuosa”.
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