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Il Sindaco di Gaeta: “Non fase 2 dell’emergenza, ma fase 1 camuffata!”

Il sindaco Mitrano commenta il nuovo decreto e fa il punto della situazione per quanto riguarda le misure prese a Gaeta per la ripartenza post-emergenza.

Gaeta – “Una mia impressione? Questa non è la fase 2 dell’emergenza, ma soltanto una seconda fase 1 camuffata”, sono queste le parole con cui il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano, commenta il nuovo decreto del Governo Conte. 

“Un nuovo decreto – afferma il sindaco Mitrano – che confonde ancora di più le idee, che ha solo il potere di creare ulteriori lacune che toccherà alle amministrazioni locali affrontare e chiarire. A partire dalla riaperture di ville e parchi. Un discorso che può valere per le grandi città, come Villa Borghese a Roma, ma nei nostri, così piccoli in confronto, sarebbe inevitabile fare assembramenti.

Per questo, ho riflettuto molto su questo punto, ma alla fine ho deciso, per il bene della salute pubblica, che non riaprirò nulla. Neppure le spiagge, dove c’è più spazio per fare jogging. Questo è un momento ibrido, non siamo ancora usciti davvero dall’emergenza, quindi, dobbiamo restare cauti.”

Il turismo può convivere con il Coronavirus?

“Sicuramente, mi sarei aspettato qualcosa in più per le attività commerciali (“avrei tenuto le maglie larghe, per quanto riguarda la ristorazione, che di nuovo può fare solo l’asporto”) e soprattutto per quanto riguarda le attività turistico alberghiere. Voglio dire, il nostro Pil si basa sul turismo, eppure, la sensazione è che il Governo non abbia voluto prendere decisioni in questo senso, per non correre il rischio di sbagliare.”

Ma, allora, il turismo può convivere con il Coronavirus? Forse. “Con i miei assessori – fa sapere Mitrano – stiamo valutando la possibilità di aprire al turismo, ovviamente, con alcune modifiche. Vorremmo, infatti, evitare il pendolarismo e il turismo “mordi e fuggi”, lasciando aperta la possibilità di prenotare presso alberghi e il b&b (e di raggiungere le secondo case) ma per un certo arco di tempo minimo (almeno 3 giorni, per esempio). Ovviamente è una proposta ancora in fase valutativa.”

Mitrano: “Tolleranza zero, ma bisogna ripartire”

Un decreto confuso, una nuova fase pasticciata, Mitrano li definisce così, specificando che la sua non è una critica politica, bensì una considerazione che si basa sulla consapevolezza che, forse, sarebbe stato meglio rimandare questa presunta fase due per altri dieci, quindici giorni, e poi riaprire davvero, piuttosto che partire con questo approccio timido.

Tolleranza zero, ma bisogna ripartire! Le attività commerciali devono assolutamente riaprire – sottolinea Mitrano – oppure l’economia morirà.” In questo senso, il Primo cittadino gaetano ha voluto sottolineare come siano già arrivare circa 300 domande di finanziamento a tasso agevolato.

“Non solo. Insieme ai miei assessori, stiamo considerando la possibilità di ridurre la Tari e raddoppiare i dehors per i locali, come quelli siti nel cuore medievale della città, che, non avendo molto spazio all’interno, con le nuove regole sul distanziamento sociale, potrebbero avere, così, la possibilità di sfruttare maggiormente l’esterno.

La nostra idea è di concedere altri 50 metri oltre a quelli già in concessione (per un totale di 100 metri) senza dover pagare Tari o Cosap. Ovviamente, il tutto rispettando le norme dettate dalla Polizia locale.

Infine – ha concluso Mitrano – stiamo pensando anche a chi lavora nel mondo dello sport. Infatti, stiamo valutando se concedere alle attività sportive la possibilità di poter lavorare, in maniera gratuita, in spazi all’aperto. Una proposta, al momento, ancora in via di definizione, ma che ci ricorda, ancora una volta, che solo uniti si vince.”

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