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Scuola, concorsi: oggi in Gazzetta Ufficiale i bandi per 62 mila insegnanti

28 aprile 2020 | 16:03
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Scuola, concorsi: oggi in Gazzetta Ufficiale i bandi per 62 mila insegnanti

Anief: “Insistere sui concorsi ordinari e riservati non può essere la risposta all’emergenza che stiamo vivendo nella scuola e nel paese”

Scuola – Dopo un’attesa infinita, stasera arrivano in Gazzetta ufficiale i bandi per i concorsi dei docenti per le assunzioni nella scuola pubblica: due ordinari, uno per il primo e uno per il secondo ciclo, più una selezione riservata ai professori di medie e superiori, con prova computer based.

I concorsi in via di pubblicazione serviranno a coprire circa 62 mila posti vacanti, hanno specificato dal ministero dell’Istruzione, che nel corso della riunione di maggioranza di ieri fa sapere di avere “fornito tutte le informazioni tecniche richieste dai parlamentari a sostegno delle procedure i cui bandi sono previsti in Gazzetta per oggi. Si tratta di procedure concorsuali – rendono noto le fonti – che rispettano la piena attuazione del decreto legge sulla scuola votato a dicembre in Parlamento”.

Per Anief diventa sempre più necessario estendere il reclutamento a tutto l’organico di diritto utilizzato per il funzionamento delle scuole su posti vacanti e al personale inserito nelle graduatorie di istituto provinciali, come aveva chiesto il M5S nella scorsa legislatura. In politica si può cambiare idea, certamente, ma è sbagliato farne una battaglia ideologica.

“Persino gli esami di maturità si stanno svolgendo in maniera diversa – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief – per uscire da questa impasse serve a questo punto un piano specifico ripartendo dalle misure accordate le scorso dicembre”.

LA NOTA DEL MINISTERO

“Sono concorsi attesi dal personale precario, ma – continua la nota ministeriale – anche da tanti laureati che aspirano alla docenza. Le stesse fonti smentiscono poi che il Ministero abbia variato i bandi a seguito del passaggio in Consiglio superiore dell’Istruzione. E spiegano, infine, che cambiare ora le procedure concorsuali significa, di fatto, determinarne lo slittamento e non poter garantire nessuna assunzione a settembre”.
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