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Cerveteri, De Angelis e Orsomando contro Luchetti: “Criticati per aver fatto il nostro dovere”

29 aprile 2020 | 11:33
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Cerveteri, De Angelis e Orsomando contro Luchetti: “Criticati per aver fatto il nostro dovere”

“Chi è che ha tirato in ballo la Polizia Locale e la Protezione Civile? Ma lo ha letto bene il nostro articolo oppure è stato soltanto riportato da terzi?”

Cerveteri – “In queste ore, dopo l’articolo della Comandante della Polizia Locale di Cerveteri, siamo stati vittime di un inaccettabile ‘linciaggio mediatico’ e una ‘macchina del fango’ caratterizzati da offese personali verso di noi, varie diffamazioni e basato, principalmente, sia su errate interpretazioni di particolari titoli (fatti da terzi) e sia dei contenuti di quanto da noi scritto (probabilmente originati, secondo noi, da una personale ed errata interpretazione) che ci ha delegittimato a 360 gradi e di cui terremmo debito conto nelle competenti sedi anticipando sin da ora, semmai ce ne fosse bisogno, che nessuno di noi (basta saper leggere) ha denigrato chicchessia, tantomeno la Protezione Civile e il Corpo di Polizia Locale a cui va il nostro ringraziamento”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dai consiglieri comunali di Cerveteri Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando in risposta alle dichiarazioni della comandante della Polizia Locale, Cinzia Luchetti (leggi qui).

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“Egregia Comandante – proseguono De Angelis e Orsomando -, siamo noi che con vivo stupore e profondo sgomento abbiamo preso atto del suo articolo scritto nei nostri confronti e ci tenevamo a farle notare che non solo contiene una serie di inesattezze, errate interpretazioni e palesi errori ma è privo di alcune risposte su specifici argomenti che, con rammarico, dovremmo sicuramente valutare con i nostri legali. Una prima inesattezza riguarda l’attacco che lei ci imputa di aver fatto al Corpo della Polizia Locale accusandoci, non si capisce su quali basi, di avere mosso critiche all’operato della stessa Polizia cosa non veritiera difatti, nel nostro articolo, abbiamo prima ribadito il nostro apprezzamento per l’operato svolto e poi abbiamo parlato, semplicemente, di ‘alcuni elementi’ riferendoci a fatti ben noti per i quali Lei non ha ancora risposto”.

“In riferimento al suo richiamo per la manifestazione del 25 aprile ci dispiace informarla che non è proprio come da Lei descritto, e difatti abbiamo tanto di foto a supporto, nelle quali si potrebbero tranquillamente identificare alcune persone che non rientrano proprio tra quelle menzionate dallo stesso Sindaco, come vi potrebbe essere anche la presenza di altri soggetti che, comunque, indipendentemente dalla distanza, rappresenterebbero un probabile assembramento non consentito dal decreto. Come non restare stupiti quando Lei stessa, senza essere stata chiamata in causa, parlandoci della situazione inerente i ‘buoni spesa’ per i quali, nell’articolo da Lei incriminato, non sono state attribuite responsabilità, riferimenti o quant’altro sia al Corpo di Polizia Locale che alla Protezione Civile, ci tiene a precisare che ‘…la Polizia Locale e la Protezione Civile hanno fornito esclusivamente supporto logistico nella consegna dei buoni spesa; come prevede la norma non hanno preso parte né alle attività istruttorie delle pratiche, né tantomeno all’assegnazione…’. Scusi Comandante, non vorremmo sembrare irrispettosi, ma tutto ciò dove l’ha letto e chi lo ha chiesto? Ma lo ha letto bene il nostro articolo oppure è stato soltanto riportato da terzi? Ci permetta un suggerimento, lo rilegga attentamente e comprenderà che per quanto riguarda i buoni spesa, rivolgendoci all’operato del Sindaco e non della Polizia Locale o della Protezione Civile, noi abbiamo scritto soltanto quanto segue: ‘Vogliamo andare fino in fondo e fare chiarezza, per capire se vi siano responsabilità di probabili trasgressori oltre che, soprattutto, approfondire la gestione dei soldi pubblici in merito alla ripartizione dei buoni spesa, a quanto già speso in questo periodo’. Ci scusi Comandante, ma non è singolare che Lei oltre a rispondere per una questione che riguarda il Sindaco e l’Amministrazione viene a sindacare sul normale espletamento del nostro mandato? Chi è che ha tirato in ballo, come Lei afferma, la Polizia Locale e la Protezione Civile?“.

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“Vede egregia comandante Luchetti, è giusto quando afferma che i consiglieri hanno il diritto di svolgere il loro ruolo di controllo dell’attività amministrativa: e allora ci spiega perché non risponde pubblicamente indicandoci per quale motivo, proprio Lei, ha negato l’accesso in Comune al consigliere Salvatore Orsomando privandolo di un diritto e limitando l’espletamento delle sue funzioni? Perché non risponde sul probabile assembramento di persone creatosi in occasione della riunione dei commercianti in pieno decreto ministeriale o sulla piantumazione dei fiori in piazza Aldo Moro oppure sulla riapertura del cimitero dopo che era stato chiuso proprio per l’emergenza Covid-19? Ha chiesto ai presenti l’autocertificazione? Dove è l’estrema necessità di lavoro?”.

“Vede cara Comandante, l’impressione è che, probabilmente, Lei non abbia letto bene il nostro articolo come, vista la risposta data al consigliere Orsomando in occasione del diniego d’entrata al Comune (‘Ti puoi muovere solo per estrema necessità di salute’) ha forse erroneamente interpretato anche il decreto governativo. Lei dice di avere rispetto delle istituzioni e del ruolo di controllo assegnato ai consiglieri e poi, subito dopo si smentisce, rivolgendoci una velata minaccia, dicendo che si rivolgerà alle sedi competenti per vedere tutelata la sua onorabilità (per quali motivi?) e il rispetto dell’intero Corpo di Polizia Locale: non Le sembra di aver esagerato? Cara Comandante, non ci teniamo proprio a passare per quello che non siamo ed è per questo che, considerando anche gli antecedenti accadimenti, saremo noi stessi a rivolgerci alle competenti autorità per avere tutelata la nostra onorabilità, personale ed istituzionale, salvo chiarimenti, proprio perché Lei non ha avuto probabilmente quel profondo rispetto delle istituzioni negando ad un consigliere comunale il diritto di espletamento del proprio mandato”.
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