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Ostia, flashmob dei ristoratori: “Abbandonati dalle istituzioni”

Decine di bar e ristoranti hanno acceso le insegne e alzato le serrande per lanciare un grido di dolore sulla categoria. La solidarietà della Lega

Ostia – Decine di bar e ristoranti con le serrande alzate, le luci accese e le insegne luminose attive. Così, con la forza della disperazione, gli addetti alla ristorazione ieri sera hanno manifestato il loro disagio economico per le conseguenze della chiusura delle attività in funzione del distanziamento sociale anti-coronavirus.

A piazza Anco Marzio, in via dei Misenati, in largo Cesario Console, in via Pietro Rosa e in tutte le strade sulle quali si affacciano attività di ristoro, i commercianti hanno dato vita alla loro protesta silenziosa, al loro grido d’allarme soffocato dalla mascherina. Comprendono il duro momento attraversato in ogni comparto socio-economico per l’emergenza covid-19 ma protestano per l’assenza di adeguate politiche di sostegno e per la mancanza di un piano di rilancio del comparto.

Solidarietà all’azione dei ristoratori è stata espressa dalla capogruppo della Lega nel X Municipio, Monica Picca.Esprimiamo la nostra solidarietà – dichiara Picca – ai commercianti del X Municipio, che oggi hanno ideato un Flashmob in cui è stato manifestato tutto il dissenso verso l’ultimo Dpcm e la mancanza di sostegno del governo alle attività produttive. Un grido di disperazione a cui non possiamo rimanere sordi“.

Oltre a sostenere l’iniziativa, infatti, siamo fortemente convinti che il Municipio debba agire al più presto con richieste mirate e precise agli organi competenti – prosegue Picca che lancia anche delle proposte – Fra le nostre proposte rientrano la sospensione per tutto il 2020 dei canoni di locazione comunali in uso ad attività produttive, la sospensione fino al 2021 di canoni come Imu, Tari, Tasi e Cip, istituzione di un fondo di solidarietà comunale per le attività chiuse dai provvedimenti governativi destinato al pagamento delle spese correnti e misure relative all’ampliamento o alla concessione di superfici Osp qualora necessarie al distanziamento sociale. Queste sono solo alcune fra le proposte che intendiamo sottoporre al Consiglio Municipale. Come già abbiamo avuto modo di dire, è necessaria una pianificazione che non lasci spazio a nessun tipo di improvvisazione e ci auguriamo davvero che la maggioranza ci ascolti, per il bene di tutto il territorio” .

L’INDIFFERENZA DELLA SINDACA RAGGI

Un gruppo di tre-quattro ristoratori ha cercato di parlare con la sindaca Virginia Raggi, intervenuta oggi all’inaugurazione del Mercato sociale (leggi qui), e di consegnarle una lettera nella quale si esprimono le preoccupazioni della categoria. Dopo una prima promessa di dare loro ascolto, però, la sindaca si è allontanata dal Mercato appagliatore con l’auto di servizio incaricando l’addetto stampa di farsi consegnare la lettera.