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Fiamme Oro, addio a Luigi De Rosso, leggenda azzurra della marcia

30 aprile 2020 | 10:00
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Fiamme Oro, addio a Luigi De Rosso, leggenda azzurra della marcia

Il campione della Polizia di Stato aveva partecipato a Roma 1960 ed era stato allenatore della squadra cremisi

Padova – Esattamente tre settimane dopo la tragica scomparsa di Donato Sabia (leggi qui), è passato a miglior vita un altro ex atleta olimpico delle Fiamme Oro. Martedì 28 aprile alle ore 21 ci ha lasciati Luigi De Rosso, azzurro ai Giochi Olimpici di Roma 1960 nella 20 km di marcia. 10 volte in Nazionale tra il 1960 e il 1967, De Rosso era nato il 5 maggio del 1935 a Velo d’Astico, nel Vicentino.

Proveniente dalla corsa su strada e da quella in montagna, nel periodo del “militare” venne scoperto dal Gruppo Sportivo della Polizia di Stato e portato prima alla corsa in pista – in particolare i 3000 siepi – e poi alla marcia, specialità dove coglierà le sue migliori soddisfazioni, sulla 20 e sulla 50 km.

Secondo con la maglia azzurra ai Mondiali Militari di Bruxelles del 1961, tra il 1959 e il 1963 salirà 16 volte sul secondo gradino del podio, tra campionati nazionali e competizioni internazionali, dietro ai mostri sacri della specialità del “tacco-punta” Antonio De Gaetano e Abdon Pamich, suo grande rivale (tra loro c’era grande rispetto). Tra i suoi allenatori ci fu anche il grande Pino Dordoni, con cui De Rosso coltivò un rapporto di profonda amicizia e di grande stima umana e professionale.

Le Fiamme Oro sono state la sua vita, gli allenamenti nella caserma del 2° Reparto Mobile della Polizia di Stato – da atleta e poi da allenatore – il suo grande amore. Voleva trasmettere ai giovani i valori dello sport, lo spirito di sacrificio e il rispetto delle regole. Lo ha fatto benissimo anche con noi figli e ora continuava a farlo con i suoi nipoti”. Ha dichiarato la figlia Antonella.

Terminata la sua carriera da atleta, De Rosso era diventato in effetti un tecnico delle Fiamme Oro, stretto collaboratore di Pietro Martinelli, responsabile del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato fino ai primi anni novanta. Da allenatore aveva portato sul podio ai campionati nazionali, tra gli altri, Sante Mancini e Renato Di Nicola, atleta olimpico a Montreal 1976.

Padovano d’adozione, De Rosso lascia la moglie Luciana, i figli Antonella e Paolo oltre che i nipoti Chiara, Giulio, Giorgio ed Elisa.