Ostia, al Villaggio Azzurro nasce Area 121: case per italiani in difficoltà

30 aprile 2020 | 09:19
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Ostia, al Villaggio Azzurro nasce Area 121: case per italiani in difficoltà

Giovani vicini a Casapound occupano i villini abbandonati del Villaggio Azzurro e ne fanno case di ricovero per famiglie italiane in difficoltà

Ostia – Hanno lavorato sodo per diversi giorni tra i sospetti dei residenti. Alla fine l’annuncio su cosa diventeranno, per iniziativa dei ragazzi vicini a Casapound, i villini abbandonati del Villaggio Azzurro: case per italiani in difficoltà alloggiativa.
Nasce così Area 121, uno spazio che viene presentato come un rifugio condiviso per quelle famiglie che rimangono senza un tetto per sfratti e problemi economici. I giovani che l’hanno realizzato prevedono che in quei prefabbricati sottratti all’abbandono e alla rovina potranno essere ospitate 20 famiglie. Quei villini si trovano in fondo a via delle Baleniere, a ridosso della Pineta delle Acque Rosse, al civico 263. Si tratta di prefabbricati costruiti negli anni Cinquanta facenti parte del Villaggio Azzuro. Sono alloggi di proprietà del Ministero della Difesa e gestiti dall’Aeronautica Militare, che non avendo più provveduto alla manutenzione, sono abbandonati al degrado da diversi anni e spesso si sono trasformati in ricovero di sbandati e stranieri che hanno causato anche incendi. Fanno parte del patrimonio degli alloggi che il Ministero della Difesa mette a disposizione dei militari in servizio, già oggetto di inchieste per la questione affittopoli che ha riguardato migliaia di alloggi in tutta Italia.
Siamo italiani. Siamo in difficoltà. Siamo uomini e donne – spiegano in un volantino le famiglie che sono entrate negli immobili da poco più di una settimana – madri e padri separati, cittadini disoccupati o con lavori precari, che vogliono dare un futuro dignitoso ai propri figli. Italiani abbandonati dal governo, che più di tutti stanno pagando l’emergenza coronavirus. Lasciati soli. Vogliamo creare un luogo libero e aperto: un punto di riferimento per il quartiere, a cui già sono state tolte altre aree di aggregazione. Uno spazio verde per i bambini, un luogo dove dare assistenza alle fasce più deboli del nostro popolo tramite distribuzione di generi alimentari ed aiuti in un momento tragico come questo, un tetto per chi lo ha perso strozzato da mutui, affitti o dall’emergenza coronavirus“.

Le condizioni in cui si trovava uno dei villini occupati al Villaggio Azzurro

A sostenere da subito l’iniziativa è stato il consigliere del X Municipio di CasaPound, Luca Marsella. “Ad Ostia abbiamo molte situazioni di degrado e malaffare come questa – spiega Marsella – e mi auguro che prima di richiedere lo sgombero di questa nuova realtà fatta di italiani e regole che le famiglie si sono già date, si pensi piuttosto a liberare l’ex colonia Vittorio Emanuele occupata da centinaia di immigrati che spacciano droga. Le famiglie che abbiamo incontrato, hanno preso possesso di prefabbricati abbandonati e da anni non riassegnati su cui però lo Stato paga ancora tasse, fatto che potrebbe anche costituire un danno erariale. In alcuni casi, gli alloggi del Ministero della Difesa, sono stati al centro di polemiche per presunte parentopoli, con appartamenti passati tra amici e parenti o utilizzati senza titolo da ufficiali“.
Per quanto mi riguarda – conclude Marsella – sono pronto a difendere queste famiglie insieme a tutti i residenti di Ostia che hanno già portato la loro solidarietà agli occupanti“. Il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi ha annunciato una denuncia contro gli occupanti (leggi qui).