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Cronaca Locale
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Canto (Cqpl): “Gravi e avvilenti le risposte del Sindaco sulla sicurezza a Parco Leonardo”

2 maggio 2020 | 22:56
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Canto (Cqpl): “Gravi e avvilenti le risposte del Sindaco sulla sicurezza a Parco Leonardo”

“Sulla sicurezza, un turbinìo di rimandi a posteriori. Famiglie, coppie, anziani, donne, uomini di ogni categorie ed estrazione sociale abbandonati al proprio destino”

Fiumicino – “Sono amareggiato, oltre che imbarazzato. Premessa la personale fiducia nelle istituzioni, la consapevole difficoltà di chi amministra e la necessaria cautela delle dichiarazioni, reputo grave, oltre che avvilente, la melina e la vaghezza di risposte ad tema fondamentale come la Sicurezza”. Lo afferma il presidente del Comitato di Quartiere Parco Leonardo, Antonio Canto.

“In differita, a causa di impegni – spiega Canto – , ho avuto modo di visionare la diretta di Fiumicino-Online (altri a parti invertite avrebbero scritto “di un sito locale”, noi del Faro online invece non abbiamo problemi a citare sempre le fonti, ndr) con il Sindaco di Fiumicino, grazie ai tanti residenti che mi hanno sollecitato. Non credo ci sia dolo in alcune affermazioni, ma piuttosto ingenuità o forse superficialità. È grave limitare il quartiere Parco Leonardo, un intero quadrante di Fiumicino, un territorio così vasto e popoloso, al solo centro commerciale ed imputare l’assoluta precarietà sociale ed il disagio in cui vivono le nostre famiglie, ad una gestione approssimativa della zona commerciale.

Ma che c’entra? Noi non siamo un negozio! Non siamo merce esposta. Noi siamo cittadini come tutti gli altri. Forse non è ancora chiaro, arrivati quasi all’ottavo anno di gestione amministrativa, che:
– Parco Leonardo ha 7000 abitanti (e forse di più)
– è divisa in 3 grandi zone (Athena 1-2, Polis, Pleiadi) oltre ai nuovi cantieri Cerene in corso.
– ha un parco pubblico ed uno privato (in teoria)
– ha strade e zone di competenza comunale
– ha la Portuense da rimettere a posto (anche se provinciale)
– ha un intera area (via Peruzzi) al buio da Giugno 2019! Una vergogna.
– ha un numero di reati costante che disarma le buone intenzioni di ospiti e residenti
– ha un numero crescente di ragazzi e bambini che hanno bisogno di spazi comuni, nuove aule scolastiche e parchi adeguati.
– ha un centro anziani da completare
– ha bisogno di almeno un’area cani adeguata
– ha un Consorzio che seppur privato, necessita di essere seguito da chi ha in capo la sicurezza pubblica.
E potrei continuare a lungo.

In Italia (dati ISTAT) stimano che il 27,6% dei cittadini si ritiene poco o per niente sicuro uscendo da solo di sera, per il 38,2% la paura della criminalità influenza molto o abbastanza le proprie abitudini. Significa che 2 persone su 5 hanno paura. E se lo rapportiamo al nostro territorio di Fiumicino e Parco Leonardo (rispettivamente 24.000 e 2.100 persone) hanno paura e sono condizionate nella vita quotidiana. E la risposta alla domanda sulla sicurezza qual è stata? Un turbinìo di rimandi a posteriori.

Famiglie, coppie, anziani, donne, uomini di ogni categorie ed estrazione sociale abbandonati al proprio destino di chi vive una terra di confine. Nel 2020, quando fa comodo non ci sono confini (ed io sono europeista), ma poi nei fatti i muri li alzano proprio le amministrazioni sorde.

Ora, in attesa della prossima assemblea Spiges, avendo come Comitato presentato non so quanti progetti, chiediamo – appena possibile – un incontro con il Sindaco di Fiumicino per metterci seduti assieme alla Proprietà ed i rappresentati delle forze dell’ordine (sempre disponibili e ligi al dovere)

per aprire immediatamente:
– PRESIDIO dei vigili urbani
– INSTALLARE le telecamere di sorveglianza
– RIMETTERE sbarra e servizio guardianìa
– DEDICARE una sorveglianza privata.

Il Centro Leonardo sta facendo il massimo e siamo a conoscenza di un piano d’investimento di tutto rispetto, avendo dialogato con referenti lungimiranti, seri e consapevoli delle difficoltà. Abbiamo fiducia nell’immediato futuro, ma adesso il tempo è scaduto.

Chiediamo alle forze politiche e civiche un supporto di buonsenso per una comune battaglia di civiltà. La democrazia si vede nella collaborazione costante, non nelle chiacchiere del momento o nei comunicati sporadici. Non abbiamo bisogno di passerelle, ma di persone serie e coscienziose, consapevoli che qualcuna ancora ne sia rimasta.

Parco Leonardo – conclude Canto – non aspetterà più. Ripresa la normalità, continueremo la nostra battaglia di buonsenso”.
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