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Coronavirus, le foto della Fase 1 tra quarantena e lockdown

5 maggio 2020 | 15:39
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Coronavirus, le foto della Fase 1 tra quarantena e lockdown

La redazione de ilfaroonline.it ha selezionato 14 scatti per mantenere viva la memoria di questi giorni di clausura per non sciupare questo tempo

Città deserte, negozi chiusi, balconi addobbati con striscioni e bandiere, la natura che si riprende i propri spazi. Il lockdown che l’Italia ha vissuto in queste settimane volge al termine. Decine di lunghi, e a tratti interminabili, giorni di reclusione forzata scanditi da bollettini della Protezione Civile e conferenze stampa del Premier, di modelli di autocertificazioni e ironie social. Non sono mancate le lacrime, la paura e lo sconforto nel vedere ospedali e cimiteri saturi. Ma affacciandoci ai balconi ci siamo riscoperti una comunità che solo unita avrebbe potuto uscirne. E così è stato. Almeno per ora. Inizia la Fase 2, quella di convivenza col Covid-19. Si torna, con molta calma, alla normalità. Ma non vanno dimenticati i sacrifici fatti. La redazione de ilfaroonline.it ha selezionato 14 scatti per mantenere viva la memoria di questi giorni di clausura per non sciupare questo tempo.

Città deserte

Il lockdown trasforma il centro delle città (leggi qui). Niente turisti, niente lavoratori. Solo il silenzio, interrotto a tratti dai suoni della natura che, lentamente, si riappropria di vicoli, strade e piazze. A Roma torna a crescere l’erba tra i sampietrini di piazza Navona, non più calpestati dalle migliaia di persone che ogni giorno si riversano nel cuore della Capitale per ammirarne le bellezze.

L’erba ricresce tra i sampietrini a Piazza Navona, nel cuore di Roma. Foto Ansa/Massimo Percossi

Le dirette social di Conte e i Dpcm

A scandire la vita della quarantena, le conferenze stampa di Giuseppe Conte, trasmesse in diretta sui canali social del premier, di Palazzo Chigi, e di tutti i principali media italiani (e non). Da marzo in poi, le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, con le quali spiega le misure prese dal Governo per fronteggiare il Covid-19, diventano motivo di polemiche e di dibattiti, non solo sui mezzi di stampa, ma anche sui social. Conte, in poco tempo, diventa bersaglio di satira (leggi qui) e scala tutte le tendenze rimanendo in cima alle classifiche di Twitter per ore,

Il premier Conte firma il Dpcm sulle misure anti-coronavirus. Foto Facebook Giuseppe Conte

Il tricolore illumina i palazzi del potere

Per tutta la durata dell’emergenza, i palazzi delle Istituzioni e i monumenti, durante la notte, si illuminano col tricolore italiano. Dal Quirinale al Campidoglio, dalla stazione centrale di Milano al nuovo ponte di Genova, il Paese si riscopre unito attorno alla sua bandiera. Anche Palazzo Chigi, sede del governo italiano, dal giorno del 159esimo anniversario dell’Unità d’Italia (18 marzo, ndr.), viene illuminato di verde, bianco e rosso, colori che assumono una valenza diversa e più profonda nei giorni in cui il Paese è minato dal Covid-19 e in cui gli attestati di solidarietà all’Italia, anche attraverso il tricolore esposto nei luoghi simboli, arrivano da ogni angolo del pianeta.

Palazzo Chigi illuminato con il tricolore italiano. Foto Facebook Palazzo Chigi

La grande fuga dal nord

La firma del primo Dpcm, che istituiva due grandi zone rosse nel nord Italia, ha innescato la paura in molti abitanti della Lombardia. E così, pochi minuti dopo l’annuncio del lockdown, la stazione di Milano è stata presa d’assalto da migliaia di persone, in fuga verso il sud (leggi qui). Una fuga a dir poco scellerata che altro non ha fatto che implementare i casi di coronavirus nel Mezzogiorno.

La grande fuga da Milano dopo l’annuncio della zona rossa. Foto fermo immagine telecamere Stazione Centrale

Bergamo: cimiteri pieni

Nella serata del 18 marzo, una impressionante colonna di mezzi militari ha attraversato il cuore di Bergamo, dal cimitero monumentale fino all’autostrada, con a bordo i feretri dei morti da coronavirus che il camposanto bergamasco non riesca più a gestire per il numero troppo elevato: le attese per le cremazioni avevano ormai superato la settimana. I feretri, collocati su una trentina di camion dell’esercito, erano una settantina e sono diretti a una dozzina di destinazioni in tutta Italia, dove sono stati cremati. Le urne con le ceneri sono state riportate a Bergamo quasi un mese dopo.

La palestra dell’ospedale di Ponte S. Pietro di Bergamo adibita a camera mortuaria in assenza di posti. Foto Ansa

“Andrà tutto bene”

E’ una forma sociale di “auguri condivisi“, uno strumento per ispirare ottimismo e voglia di lottare, un pretesto per voltare lo sguardo dal buio profondo del presente al futuro radioso e colorato. Effetto dell’hashtag #andràtuttobene lanciato dai social e messo in pratica anche sui balconi delle case per sollevare il morale nella lotta contro il coronavirus (leggi qui). Bambini, mamme e papà uniti attorno a un lenzuolo bianco che riempiono con l’arcobaleno e messaggi di speranza.

Bambina al lavoro per realizzare uno striscione #andratuttobene. Foto Facebook Comune di Fiumicino

Supermercati presi d’assalto

Supermercati presi d’assalto alla vigilia dell’estensione delle prescrizioni per tutta Italia. A Roma e Napoli lunghe file si sono formate nei supermercati h24: la gente è in cosa fuori con i carrelli attendendo il turno per entrare. Al Todis di via Tuscolana a Roma si entra scaglionati: commessi controllano il flusso, concedono ingressi poco per volta, impongono la distanza di sicurezza alle casse e i guanti al reparto ortofrutta. Stessa cosa al Carrefour h24 a Garbatella.

Roma, cittadini in fila al supermercato alla vigilia del lockdown. Foto Ansa/Alessandro Di Meo

Medici e infermieri al fronte contro il Covid-19

Ribattezzati i soldati contro il coronavirus, sono i medici i gli infermieri i veri “eroi” di questa emergenza (leggi qui). Da settimane lottano senza sosta contro il virus per salvare quante più vite possibili. La foto simbolo che li rappresenta è quella di Elena Pagliarini, infermiera dell’ospedale di Cremona che, alla fine del turno, si addormenta stravolta sulla scrivania, con ancora indosso il camice e la mascherina. Sul tavolo un lenzuolo bianco di protezione. La foto, scattata da un medico dell’ospedale e pubblicata dal sito “Nurse Times”, ha commosso e fatto in poco tempo il giro del web, rimbalzando su tutti i social.

Elena Pagliarini, infermiera dell’ospedale di Cremona. Foto “Nurse Times”

La preghiera del Papa in una piazza San Pietro deserta

Da solo e sotto la pioggia battente, in una scenario a dir poco surreale, Papa Francesco – con un momento di preghiera senza precedenti – supplica Dio di far cessare la pandemia (leggi qui). “Siamo tutti sulla stessa barca – dice Bergoglio – e ne usciremo solo insieme”. Poi la benedizione Urbi et Orbi dal cancello principale della basilica vaticana. Il suono delle campane si mescola a quello della pioggia e delle sirene delle ambulanze. Immagini che fanno il giro del mondo e che resteranno impresse nella memoria collettiva per sempre.

Papa Francesco in piazza San Pietro prega per la fine della pandemia. Foto Vatican Media

La conferenza di Borrelli

Per tutto il periodo della Fase 1, il direttore della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nella quotidiana conferenza stampa delle ore 18.00, aggiornava il Paese sulla situazione contagi in Italia. Un bollettino con numeri altalenanti, a volte in salita, più raramente in discesa. Con l’inizio della Fase 2, le conferenze stampa sono state sospese, ma il bollettino rimane consultabile ogni giorno sul sito della Protezione Civile.

Angelo Borrelli in conferenza stampa sulla situazione Covid-19 in Italia. Foto Ansa/ Fabio Frustaci

Bandiere a mezz’asta

A mezzogiorno in punto di martedì 31 marzo 2020, l’Italia intera si è fermata e ha osservato un minuto di silenzio per le vittime del coronavirus: tutte le bandiere dei palazzi delle istituzioni, locali e nazionali sono scese a mezz’asta. L’iniziativa, partita dai sindaci italiani, si è allargata a tutte le altre istituzioni (leggi qui). I primi cittadini della Penisola, con indosso la fascia tricolore, si sono presentati davanti ai propri municipi in silenzio “in segno di lutto” e in “segno di solidarietà con tutte le per comunità che stanno pagando il prezzo più alto”. 

Le bandiere del Quirinale a mezz’asta in omaggio alle vittime del coronavirus. Foto Ufficio Stampa Quirinale

Dimessa dallo Spallanzani la coppia di cinesi primi casi di Covid-19 in Italia

“Ho appreso dalla Asl Roma 1 che la coppia di cinesi, che furono i primi casi di Covid-19 nel nostro paese, già curati presso l’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani, è stata oggi dimessa dall’ospedale San Filippo Neri. Hanno dunque concluso il periodo di riabilitazione e sono in ottime condizioni. Hanno inoltre preannunciato una lettera di ringraziamento alle strutture sanitarie che li hanno salvati e avuti in cura“. Così l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, annunciava la guarigione dei primi casi di Covid-19 in Italia.

La coppia di coniugi cinesi all’uscita dallo Spallanzani. Foto Ansa/ Angelo Carconi

Militari nelle strade: controlli in tutta la penisola

Dall’inizio dell’emergenza, operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle Polizie locali, supportati dai militari dell’Esercito italiano assegnati all’operazione ‘Strade sicure’, proseguono senza interruzione il servizio per verificare il rispetto delle restrizioni imposte per limitare il contagio di Covid-19. Solo a Pasqua, sono stati 288.317 le persone e 102.010 gli esercizi e attività commerciali controllati (leggi qui)

Controlli anti-coronavirus di poliziotti e militari dell’Esercito nelle stazioni. Foto Facebook Polizia di Stato

Mattarella da solo e con la mascherina all’Altare della Patria

Omaggio solitario di Mattarella all’Altare della Patria in occasione del 75° anniversario della Liberazione (leggi qui). Con la mascherina, il Presidente della Repubblica si è recato al Vittoriano dove ha deposto una corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto. Anche i corazzieri e i pochi militari presenti avevano la mascherina.

Il Presidente Mattarella con la mascherina all’Altare della Patria. Foto Ufficio Stampa Quirinale