LA DENUNCIA |
Cronaca Locale
/

Isole ecologiche Ama: chiusa Ostia, Acilia un km di coda

6 maggio 2020 | 10:54
Share0
Isole ecologiche Ama: chiusa Ostia, Acilia un km di coda

Una coda allucinante fin dalle prime ore del mattino per l’isola ecologica di Acilia, aperta mezza giornata. Resta inutilizzabile quella di piazza Bottero

Ostia – Per due mesi gli utenti hanno rimesso a posto casa, cantine e mansarde. E, poi, c’è chi ha sfalciato giardini e aiuole della villetta. Così gli ingombranti, in regime di lockdown, si sono accumulati. E ora che le attività stanno riprendendo, l’Ama lascia chiusa una delle due isole ecologiche del X Municipio e per l’altra l’orario è dimezzato.

Storia di ordinaria disorganizzazione all’Ama, l’azienda che si occupa di ambiente e rifiuti per conto del Comune di Roma. Da lunedì scorso è stata riaperta l’isola ecologica di via Domenico Morelli ad Acilia. Orario d’attività 7,00-12,00. E si è fatto subito ressa. Ogni mattina, compresa quella di oggi, mercoledì 6 maggio, le auto allineate in coda aspettano per centinaia di metri. “Stamattina la coda l’ho misurata – racconta Luigi De Angelis, presidente del comitato di quartiere Acilia-Prato Cornelio – Partiva dall’edicola di via di Saponara, superava il semaforo, si snodava dietro i campi sportivi di via di Macchia Saponara per raggiungere l’ingresso del centro Ama. Ben 950 metri di auto allineate”.

Il problema è che tante persone hanno accumulato rifiuti ingombranti e sfalci con potature. C’è, inoltre, il regolamento comunale che obbliga di tenere puliti da sterpaglie anche i lotti di terreno inutilizzati per scongiurare il rischio incendio. E molti si stanno adeguando. Così i cassoni nell’isola ecologica si riempiono rapidamente. “E si tarda a sostituirli con altri vuoti – insiste De Angelis – Con il risultato che c’è pure chi dopo aver fatto ore di coda, non può neanche scaricare”.

Un pezzo di coda di auto: ore 6.30 ad Acilia via di Macchia Saponara

Chi abita a Ostia ha ancora più problemi: il centro Ama di piazza Bottero non ha riaperto. Un cartello scritto con il pennarello avverte gli utenti che il disservizio durerà “fino a nuove disposizioni”. “Sono arrivato fino sulla Pontina per scaricare dei mobili – racconta un utente di Ostia – e alla fine ci ho rinunciato. Aspetterò momenti migliori anche se mi scoccia pagare la tassa sui rifiuti e non poter disporre di un servizio adeguato”. Non la pensano in maniera tanto civile quanti con i loro rifiuti stanno alimentando le tante discariche disseminate a ridosso della pineta di Castelfusano e a Casal Bernocchi.