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Ostiamare, un anniversario speciale: la promozione in Serie D il 6 maggio 2012

Capitan D’Astolfo: “Ero infortunato, ma fu una grandissima stagione per la Prima Squadra”. I ricordi dei protagonisti e le emozione vissute

Ostia – Ci sono favole che rimangono indelebili nella storia di ogni società calcistica.

Una di queste, che proviamo a ripercorrere grazie alle parole dei protagonisti, e che ha regalato emozioni fantastiche all’Ostiamare e alla città di Ostia risale alla stagione 2011-2012.

Poche ore fa, il 6 Maggio del 2012, sul campo di Guidonia, grazie al pari finale per 1 a 1 (De Lucia per i padroni di casa, Proietti su rigore per i biancoviola) e a quel punto che mancava all’appello di una cavalcata incredibile, l’Ostiamare di Paolo Caputo (nella foto felice ed emozionato sotto la pioggia di Guidonia, insieme al Presidente Lardone e al Ds Fabio Quadraccia) si laureava matematicamente campione dell’Eccellenza e brindava al ritorno in Serie D. Piegata la resistenza di grandi avversarie ma, soprattutto, del Pisoniano, il rivale più ostico, in ottica vittoria finale, di quella stagione.

La settimana dopo, a Ostia, nell’ultima casalinga della stagione (conclusa con 71 punti e 20 vittorie sulle 34 giornate giocate), la corazzata lidense riceveva il tributo dei propri tifosi che, con un chiaro striscione “Manifesta Superiorità” festeggiava l’impresa meritata e convincente dei propri beniamini, arrivata con due giornate di anticipo.

Un trionfo arrivato grazie alla programmazione di una stagione di successo, all’allestimento di una rosa di livello eccelso, ad uno staff a contorno come sempre fatto di grandi professionisti. Per partire, in questo racconto, non possiamo che farlo dal numero uno della società, dal presidente Luigi Lardone e dalle sue parole, ancora oggi cariche di emozioni e di felicità:

(Paolo Caputo nella foto felice ed emozionato insieme al presidente Lardone e al Ds Fabio Quadraccia)

Dal punto di vista sportivo è senza dubbio uno dei ricordi più belli della mia Presidenza Ostiamare – sottolinea Lardone – Ricordo soprattutto la vittoria allo scadere, su rigore di De Luca, a Rieti, ma anche il beffardo pari di Pisoniano, dove eravamo avanti 2 a 0. Grande Squadra, Grandi Uomini“.

E il primo di questi grandi uomini fu il tecnico Paolo Caputo, che seppe plasmare un gruppo vincente, guidandolo verso il traguardo desiderato e voluto da tutti, con la sua grinta e determinazione che tutti gli riconosciamo. Poche ore fa ci ha emozionato sentire quell’emozione ancora viva nelle sue parole:

Innanzitutto un saluto caro al Presidente, a Fabio e a tutta la Società e alla tifoseria. Ancora oggi, quando vedo le foto di quel trionfo, mi emoziono tantissimo. Ma la cosa che più mi emozionò e rese felice quel 6 Maggio a Guidonia fu la grande contentezza del Presidente e di Fabio che li ripagava e ripagava tutti noi. E’ stata una stagione straordinaria nella quale non sono mancati i momenti difficili ma anche a Pisoniano, quando pareggiammo 2 a 2 dopo essere stati avanti meritatamente, negli spogliatoi fui chiaro con i ragazzi: “Questo campionato lo vinciamo, dipende da noi. Ci tengo anche a salutare i tifosi che mi dissero che e fossi riuscito a vincere non mi avrebbero mai dimenticato, e così è stato e ancora oggi ricevo grande affetto da tutti loro. Grazie per questo ricordo“.

Prima di addentrarci nelle pieghe di quella formidabile squadra e rivivere le emozioni di quella stagione grazie alle voci di alcuni dei protagonisti, il direttore sportivo, Fabio Quadraccia ci tiene a fare un ricordo emozionante, quello di Aldo Marinelli, storico dirigente della Prima Squadra (insieme ad Ascenzi) che scomparve improvvisamente in quella stagione, lasciando un vuoto immenso:

La stagione fu memorabile, per quello che riuscimmo a fare in campo, in simbiosi tra calciatori, staff, tifosi, tutti uniti. Fu tutto bello fino a quando Aldo ci lasciò, improvvisamente. Un dolore grandissimo per tutti noi. Poi, però, con forza, ripartimmo e arrivammo a quel 6 maggio che è rimasto negli annali della Società. Fu il successo della programmazione, dell’allestimento di una squadra eccezionale, fu un trionfo completo da  dedicare ad una persona eccezionale come lui“.

Un ricordo emozionante e doveroso, al quale si associa uno dei protagonisti in campo, di quell’annata, che fu Gian Paolo De Luca, classe ’74, il più esperto di quel gruppo, recordman dell’Eccellenza con 10 campionati vinti, e 2 di questi all’Ostiamare, l’ultimo dei quali proprio nel 2011-2012 quando, a 38 anni, trionfò con i biancoviola e poi chiuse la sua attività calcistica. Con lui ripartiamo dal ricordo di Aldo, della squadra gloriosa della quale fece parte, di quel blitz al 95′ a Rieti che ha ricordato il Presidente, nonchè della sfida di Pisoniano:

Ci tengo tantissimo a salutare, innanzitutto, il Presidente, e tutta la Società, alla quale sono legato da fraterno affetto. Si, Aldo fu una persona eccezionale, alla quale non si poteva non volergli bene e a lui io in primis, ma poi anche gli altri compagni, dedicammo la vittoria del 6 maggio. Feci parte di un gruppo meraviglioso, una squadra che sapeva giocare bene e divertire e che sapeva anche soffrire e portare a casa il risultato su campi ostici, come Rieti. Non posso non ricordare quella vittoria al 95′, su rigore. Stavamo 1 a 1, soffrivamo, contro una big, ma grazie alla ripartenza di Piro e al rigore da me trasformato, portammo a casa un successo importante. A Pisoniano Toscano era squalificato e allora fui io titolare. Vincevamo 2 a 0, con doppietta di Metta, giovane dalle spaventose qualità, poi nei minuti finali fummo recuperati. Ma come ha detto il mister Caputo negli spogliatoi potevamo e dovevamo vincere noi e così fu. Il 6 Maggio la prima cosa che feci fu andare sotto i tifosi. Mi volevano bene, e io volevo bene a loro, e gli dissi “ce l’abbiamo fatta” come era nei pensieri loro e di tutti.

Si, quell’Ostiamare ce la fece davvero, grazie ad un mix di grandi giocatori esperti e caratterialmente formati. Tra questi il capitano, Maurizio Alfonsi, “Magic Box”, uno dei grandi protagonisti della storia biancoviola con i 100 gol realizzati, che capitanò quella squadra e offrì la sua grande tecnica beneficio dell’impresa. Un anno bellissimo nel quale furono 11 le perle, tra le quali una incredibile:

Fu senza dubbio uno dei più belli vissuti con la maglia dell’Ostiamare. Feci parte di una squadra costruita per vincere da un grande Presidente, come Luigi Lardone, che saluto con affetto e dal Ds Fabio Quadraccia. I momenti difficili non sono mancati, anche le incomprensioni caratteriali ma in campo eravamo una cosa sola. Tra i gol, senza dubbio ricordo quello che hai citato, che feci da calcio d’angolo. Fu importantissimo perchè eravamo sull’1 a 0, gara molto dura, e quindi fu la rete della sicurezza. Riguardo al 6 maggio, la prima cosa che dissi fu “Ce l’abbiamo fatta, l’abbiamo portata a casa. Un’emozione veramente grande. Saluto tutti con affetto, dal Presidente, a tutti i ragazzi e grazie per questo ricordo così speciale“.

Restando in tema di gol, i prossimi due protagonisti ne fecero 40 in due sulle 74 totali della squadra. Parliamo di Gianluca Toscano, che ne mise a segno 24, e di Gianluca Metta, uno dei giovani di qualità di quel gruppo (insieme a Carosini, Molfesi, a Barrago e a tutti gli altri, ndr), autore di 16 realizzazioni. Toscano, che era ex Pisoniano, parte nel suo racconto dalla fine, da quel 6 maggio 2012:

Data indelebile. Una che rimarrà per sempre dentro. Abbiamo raccolto i frutti di un cammino straordinario. Bravo il Mister ad assemblare un gruppo fortissimo, di esperienza e giovani di talento. Ci sono stati anche, fisiologicamente, dei momenti difficili, come la sconfitta in casa con il Nemi, ma abbiamo lavorato insieme per centrare l’obiettivo. Mi ricordo, tra i gol fatti, quello con stop e tiro in casa contro il Real Pomezia, vincemmo 4 a 3. E anche la vittoria con il Pisoniano per 1 a 0 in casa a mia firma, da ex. Nella gara di ritorno, invece, ero squalificato, ma sempre vicino ai ragazzi, fino alla fine. E’ stata una delle emozioni più grandi della mia carriera, a Ostia, in una Società importante“.

Il giovane Metta, classe ’93, balzò dalla Juniores alla Prima Squadra e divenne grande protagonista, grazie alle sue doti e al suo fiuto per il gol. 16 reti, come detto, due delle quali contro il Pisoniano in quel beffardo 2 a 2 ghiacciato come il campo:

Anche se non vincemmo, ricordo con grande felicità quella doppietta al nostro principale rivale. E nello spogliatoio, il mister ci rincuorò e ci disse che avremmo vinto noi il duello. E lo abbiamo fatto con un grande gruppo, arrivando a quel 6 Maggio nel quale ci fu il trionfo con il pareggio per 1 a 1. La prima cosa che feci fu di ringraziare il mister per l’opportunità che mi era stata data a 18 anni e naturalmente la Società. Sono stato parte di una squadra meravigliosa, e ho vissuto grandissime emozioni“.

Hanno vissuto quell’annata e poi ne hanno vissute altre, sempre colorate di biancoviola, Davide Barrago e Daniele Piro, portiere under di quel trionfo e la freccia che tutti temevano, capace di saltare l’uomo a suo piacimento, di sprigionare la sua potenza, e di servire assist preziosi per i compagni.

Partiamo da Davide che esprime la sua gioia per una stagione indimenticabile: “Ero Under, primi anni con la Prima squadra, ed è stato tutto veramente emozionante. Vincere a Ostia, con la maglia dell’Ostiamare, e ritornare in Serie D, è qualcosa che non dimenticherò mai, insieme a tutte le altre emozioni vissute. Non dimenticherò mai la parata sullo 0 a 0 a Pisoniano. Senza dubbio la più bella e importante di quel periodo. E poi la gioia irreferenabile di quel 6 maggio, con i tifosi“. Grande felicità anche da parte di Daniele Piro che veniva da un infortunio e che, recuperato grazie alle di Adel e della fisioterapia biancoviola, divenne autentico protagonista:” Ero reduce da un infortunio ma Ostia mi accolse alla grande, mi aiutò a ripartire e io ripagai sul campo questa fiducia. Ringrazio la Società, il Presidente e tutti per le grandi emozioni che mi ha regalato questa piazza che non dimenticherò mai” .

E proprio parlando di recupero infortunati, non si può non citare il nostro Adel, responsabile biancoviola di questo settore sempre pronto ad aiutare i Gabbiani. E la gioia di Adel nel rivivere quella stagione e ricordare anche il lavoro fatto su Daniele, diventato trascinatore, è immensa: “Ho rivisto su facebook le foto e la prima esclamazione è stata “Come ero pazzo”, quando correvo mezzo nudo in campo per festeggiare. E’ stato qualcosa di bellissimo, programmato, voluto fortemente. Non meritavamo di stare in Eccellenza, e volevamo a tutti costi tornare in Serie D. Una grande cavalcata che a Guidonia è diventata festa. Ci tengo a sottolineare che abbiamo vinto una stagione da Professionisti“.

Ma per vincerla, come si suol dire, primo non prenderle. E allora spazio ad una difesa di qualità e quantità e anche temperamento, come quella rappresentata da Emiliano Quadrini e Alessio Piccheri (arricchita poi a Gennaio dall’arrivo di Morasca). Emiliano fu il “robot”, con 34 presenze su 34:

Sempre presente. In uno di quelli che fu tra gli anni più belli della mia esperienza da calciatore. Ho vissuto 3 anni ad Ostia e all’ultimo di questi tre anni ho avuto questa grande gioia. Tutto è stato perfetto, dalla dirigenza, staff tecnico, gruppo di giocatori e tifosi. C’è stato solo un periodo di “astio” tra alcuni caratteri abbastanza tosti, ma a risolvere tutto ci ha pensato il mister. Ci ha convocati nello spogliatoio e ha detto: “Tiriamo fuori tutto, qualsiasi problema, e poi torniamo in campo a vincere. Fu determinante perchè si risolse qualsiasi contrasto e da quel momento siamo stati come un trattore. Il 6 maggio? L’unica cosa brutta era l’assenza del Sole, ma l’abbiamo fatto uscire noi“.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Piccheri, tra i più esperti (classe ’75) insieme a De Luca:”Non dimenticherò mai quella stagione. Partimmo in ritiro prestissimo, con una super squadra. La Società era esigente, così come il mister che mi aveva allenato ad Anzio e mi portò ad Ostia. La cosa curiosa che vorrei raccontare è che si sudava più nelle partitelle in allenamento che in gara. Erano accanite, ci “massacravamo di botte, e sembrava che il mister avesse inghiottito il fischietto. Poi in campo, in gara, eravamo una cosa sola. Tutti amici. Non dimenticherò mai quel 6 maggio, per il trionfo, ma anche il 13 successivo quando a casa i tifosi ci regalarono la festa vittoria con lo striscione “Manifesta Superiorità“.

Ci avviamo verso la fine, ma non potevamo non sentire anche un altro dei grandi protagonisti come Daniele Proietti, un altro che ha dato il 100% alla causa. “La ricordo come un’esperienza bellissima. Eravamo una squadra particolare, con tanti caratteri diversi, che all’inizio ha faticato ad amalgamarsi, ma che poi è diventata una squadra vera, capace di divertire, di fare buon calcio, ma anche di saper soffrire, come ha detto anche De Luca. Il 6 maggio fu una giornata agrodolce per me: Perchè in tribuna avevo uno spettatore, un familiare, che poi venne a mancare. Poi la pioggia, ma alla fine l’epilogo meraviglioso, con il trionfo all’1 a 1. Per me è stato meraviglioso essere ad Ostia in quella stagione, dopo essere stato già in Serie D alla Stella Polare“.

Protagonista assente ma per colpa di gravi infortuni fu Adriano D’Astolfo, che alla seconda giornata, si ruppe il crociato, e fu poi sfortunato da farsi male (menisco) anche nel rientro: “Stagione sfortunata per me, ma fortunata per la Società e per tutta Ostia. Una Squadra fortissima, alla quale sono stato vicino fino alla fine. Non mi sono mai perso una partita, sempre al fianco di tutti i miei compagni, che sento ancora oggi. Anche il mister Caputo che ho avuto gli anni seguenti, lo ricordo con grande piacere. Una gioia grandissima per i tifosi e per tutto l’ambiente“.

Questo il personale ricordo dell’Ostiamare di quella stagione meravigliosa, che rimarrà scritta a caratteri cubitali nella storia del club.

Ecco i protagonisti di quella annata 2011-2012, in ordine alfabetico: “Albanesi – Alfonsi – Attardo – Barrago – Carosini – Chiodi – D’Astolfo – De Luca Gian Paolo – Di Donato – Di Stefano – Frasca – Gaetani – Martini – Metta – Minotti – Molfesi – Morasca – Pea – Petecchia – Piccheri – Piro – Proietti – Quadrini – Toscano – Valerio – Villanueva. All. Paolo Caputo. Dirigenti Prima Squadra Marinelli/Ascenzi. Dg Luigi Baioni, Ds Fabio Quadraccia. Presidente Luigi Lardone”.

6 Maggio 2012, un trionfo colorato di biancoviola.

(Riccardo Troiani – ufficio stampa Ostiamare Lidocalcio)