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Pomezia, vita in canile: storie di adozioni e rinascita

9 maggio 2020 | 06:30
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Pomezia, vita in canile: storie di adozioni e rinascita

I volontari dell’Associazione Marilù raccontano il loro operato: “Molti dei cani, per crudeltà umana, sono stati abbandonati e picchiati. Noi proviamo con l’amore e la pazienza a fargli riacquistare la fiducia negli esseri umani”

Pomezia – Oltre 250 adozioni all’anno, circa 40 volontari e più di 400 cani da accudire. Sono solo alcuni dei numeri che vanta l’associazione Volontari Cinofili Marilù Onlus, che opera all’interno del canile veterinario Albadog di Pomezia. L’Associazione, al momento della sua nascita, nel 2001, contava solo 5 volontari, tra cui Maria Grazia Marzi, attuale presidente della stessa, Valerio Troiani e Patrizia Sordi.

Ad oggi l’Associazione comprende circa 40 volontari, ognuno con mansioni diverse, ma tutti coesi in un unico obiettivo: il benessere dei numerosi cani presenti nel canile.

“Noi volontari – dichiara a ilfaroonline.it Francesca Spaziani, educatore cinofilo – con costanza ed impegno ci prendiamo cura giornalmente dei circa 400 cani (cuccioli, ammalati, anziani ecc.) e li facciamo uscire dalle gabbie per farli socializzare e correre in spazi verdi, donando loro quelle attenzioni che è difficile avere in un canile, e tutto questo sotto la pioggia, con il caldo torrido e con il freddo gelido, niente ci allontana dai nostri amici a quattro zampe”.

“Lo scopo principale – continua Spaziani – è quello delle adozioni, mettiamo appelli giornalieri su internet. Ci sono volontari che curano il sito della Marilù e il profilo Facebook per le adozioni. Gli scatti della nostra fotografa ufficiale danno visibilità a tutti i cani, mentre il presidente Maria Grazia e la volontaria Patrizia sono presenti tutti i giorni, dal lunedì al sabato per le adozioni all’Albadog di Pomezia. Nel canile ci siamo anche io e Ramona che siamo educatori cinofili. Lavoriamo come volontarie con i cani più problematici, ad esempio cani fobici, aggressivi, paurosi e cerchiamo di aiutarli a superare le difficoltà lavorando a stretto contatto con loro. Molti di loro, per crudeltà umana, sono stati abbandonati, picchiati e messi in catene. Noi proviamo con l’amore e la pazienza a fargli riacquistare la fiducia negli esseri umani”.

Le adozioni

“Tutti noi della Marilù ci dedichiamo alle adozioni – spiega l’educatore cinofilo -. Le persone vengono in canile, noi gli facciamo fare un giro per conoscere i cagnolini e per cercare di capire quale cane potrebbe interessargli, sempre che non vengano già con un’idea chiara perché magari hanno già visitato il sito e visto un cane in particolare. Una volta scelto facciamo il pre-affido, visitiamo la casa dell’interessato e conosciamo l’ambiente e la famiglia adottante. Il canile Albadog si occupa di tutti i documenti necessari all’adozione”.

La dottoressa del canile farà una visita accurata al cane scelto e una volta espletate queste pratiche il cane andrà nella sua nuova casa. Se in questa ci sono altri cani o gatti le famiglie verranno seguite da noi educatori cinofili, fino al completo inserimento del nuovo arrivato. Siamo a disposizione anche per percorsi educativi per i cuccioli o qualora ci dovessero essere problemi comportamentali del cane”.

La storia di Silvano e Asia

All’interno del canile sono tanti gli animali che hanno sofferto, quando si entra per la prima volta spesso si rimane toccati alla vista dei cani e ognuno di loro è in grado di cambiare completamente la vita di chi decide di compiere un passo verso l’adozione. Questo è quello che è accaduto a Silvano e ad Asia.

“Un giorno ero in canile – racconta Spaziani – e mi hanno presentato Silvano, un signore non vedente che cercava ‘un amico’, era rimasto solo dopo aver accudito per anni sua moglie malata. Dopo pochi anni dalla scomparsa della sua adorata moglie, Silvano si è ammalato di una malattia che colpisce il nervo ottico e dopo appena 8 mesi è rimasto cieco. All’epoca, infatti, aveva fatto richiesta per un cane guida ma i tempi erano lunghissimi e quindi ha deciso di adottarne uno dal canile”

Associazione Marilù Pomezia canile - Noire e Silvano

“Gli presentai Noire, un simil pastore Belga che era in canile da sette anni. Appena ho portato Noire davanti a Silvano il cane si è fatto abbracciare, poi si è alzato e si è seduto al fianco di Silvano, come a confermare la fiducia conquistata. Una volta messo al guinzaglio, il cane faceva due passi e poi si fermava per aspettare che Silvano lo raggiungesse al suo fianco, lo guardava e ripartiva facendo altri due passi, rispettando sempre i tempi del suo nuovo padrone. Noire aveva chiaramente capito che Silvano non vedeva. Si erano trovati. Ormai è un anno che Silvano e Noire vivono insieme. Sono inseparabili e grazie alla collaborazione di tutta l’Associazione Marilù e di tutto lo staff del canile Albadog abbiamo dato una nuova vita a Silvano e Noire“.

Sono numerose le storie di animali che hanno completamente stravolto la vita delle famiglie che li hanno adottati e tra queste storie c’è quella di Asia, una bambina di otto anni affetta da un tumore non operabile. I medici le dissero che la presenza di un amico a quattro zampe avrebbe potuto aiutare Asia a combattere il suo male.

Associazione Marilù Pomezia canile - Carletto

“Ci siamo subito attivati – dichiara l’educatore cinofilo -. Inizialmente la famiglia voleva un cucciolo, ma noi abbiamo pensato a Carletto, un piccolo simil Jack Russell di circa 4 anni, amante dei giochi e delle coccole. Abbiamo fatto venire Asia e tutta la sua famiglia in canile e gli abbiamo presentato Carletto. Il piccolo cane ha portato la pallina ad Asia per farsela tirare e poi gliel’ha riportata ai sui piedi. L’empatia è stata immediata, tutta la famiglia si è innamorata di lui. Oggi vivono tutti in grande allegria. Asia ha un nuovo amico inseparabile che lei chiama ‘fratellino’. Tutti lo amano e lo coccolano continuamente e la malattia di Asia è migliorata. L’impegno della Marilù è questo: trovare sempre il lieto fine per questi fantastici cani e queste famiglie che ci ringraziano con video, foto, amicizia e sostegno, e noi siamo sempre pronti per nuove avventure”.
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