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Fiumicino, lieto fine per Myriam, la signora che vive in un container: avrà una casa

11 maggio 2020 | 19:05
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Fiumicino, lieto fine per Myriam, la signora che vive in un container: avrà una casa

Fiumicino – Avrà finalmente una casa Myriam, la donna che con i suoi tre figli vive in un container a Fiumicino. O meglio viveva. Si perché già a partire dalle prossime ore, lei e la sua famiglia potranno trasferirsi in un’abitazione degna di questo nome. Nella mattinata di oggi, lunedì 11 maggio, Myriam è stata convocata in Comune per l’assegnazione provvisoria di una casa in affitto.

Per i prossimi 5 mesi, lei e i ragazzi (di 4, 16 e 17 anni), potranno usufruire di una casa il cui canone d’affitto sarà pagato dal Comune (solo le bollette saranno a carico di Myriam); quindi entreranno nella graduatoria delle case popolari per l’assegnazione definitiva di un alloggio. La felicità per lei e i suoi tre figli è alle stelle. Finalmente, dopo due anni, potranno tornare a vivere sotto un vero tetto.

Il suo unico dispiacere è quello di aver dovuto raccontare ai media e alla tv la sua storia, con la quale si sono commossi il web e i telespettatori della Rai. La sua testimonianza, infatti, è stata mandata in onda la settimana scorsa a “Storie Italiane”. Una storia che non ha lasciato indifferenti gli iscritti della community della Onlus “Non solo Pets” che conta oggi 1080 membri.

“Non è ammissibile, alle soglie del terzo millennio, in una cittadina bella e ricca di risorse come la nostra, a due passi dall’aeroporto intercontinentale più importante d’Europa, che vengano tollerate simili situazioni di emarginazione”, ha dichiarato la dott.ssa Rosanna Sabella, presidente della onlus nata per promuovere il benessere degli animali e dei loro umani.

“Proprio attraverso le storie dei nostri fedeli 4 zampe, storie spesso al limite della soglia di civiltà – spiega la Sabella – siamo venuti a conoscenza di situazioni davvero dolorose e difficili all’interno di molte famiglie che ancora oggi vivono in miseria nell’indifferenza generale”.

E mentre le Istituzioni erano al lavoro per trovare una casa a Myriam, i membri di “Non Solo Pets” avevano promosso una colletta di denaro e beni di prima necessità per dare una mano alla signora. “Tutt’altro che una provocazione, bensì – sottolinea la Sabella – un gesto dimostrativo che induca le autorità competenti a mettere in atto tutte le misure e gli adempimenti del caso”. Questo accadeva la settimana scorsa. Oggi, finalmente, la situazione si è sbloccata.

Tuttavia Myriam, precisa Emanuela Isopo, di Unione Inquilini, “non avrà accesso ad un alloggio Ater, anche se legislativamente fattibile. Entro novembre, a seguito di un aggiornamento della domanda Erp da noi redatta e inviata nelle scorse settimane, risulterà prima in graduatoria, quindi se gli uffici avranno calcolato bene i tempi con il progetto dei beni sequestrati, la famiglia di Myriam avrà accesso ad un alloggio Erp adeguato alle loro esigenze come stabilito dalla Regione Lazio“.

“Siamo felici per Myriam perché di fatto ha finalmente una casa fatta di mattoni, rimaniamo dispiaciuti per la politica che ancora una volta non vuole affrontare il problema casa in questo territorio, dall’assessore o dal sindaco nessuna dichiarazione”, conclude Isopo.

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