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Decreto Rilancio, ok del Consiglio dei Ministri: per i lavoratori italiani 25,6 miliardi

Il premier Conte: "Ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo che dovevamo intervenire quanto prima. Sapevamo che il Paese era in attesa, abbiamo impiegato un po' di tempo ma non un minuto di più di quello strettamente necessario"

Roma – Il Consiglio dei Ministri dà il via libera al Decreto Rilancio. “E’ un testo complesso, con oltre 250 articoli. Parliamo di 55 miliardi, pari a due manovre, due leggi di bilancio. Un lavoro incredibile con i ministri e tutti gli staff tecnici, abbiamo portato a termine questa fatica“, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa.

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Ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo che dovevamo intervenire quanto prima. Sapevamo che il Paese era in attesa, abbiamo impiegato un po’ di tempo ma non un minuto di più di quello strettamente necessario. La parola ora passerà al Parlamento. Con le forze di maggioranza, ma spero anche con il contributo dell’opposizione, mi auguro che questo testo possa essere migliorato”, ha aggiunto il premier.

In diretta da Palazzo Chigi

Pubblicato da Giuseppe Conte su Mercoledì 13 maggio 2020

C’è un paese in grande difficoltà, una comunità in grande sofferenza. La manovra per fronteggiare questa fase dell’emergenza contiene premesse affinché la ripartenza possa concretizzare già una prospettiva di ripresa economica e sociale. Ci sono persone rimaste senza lavoro e senza reddito, commercianti che rischiano di chiudere la loro attività, imprenditori che sono nell’assoluta incertezza: il vostro grido di allarme non ci è sfuggito, conosciamo questa fotografia dolorosa del paese e per questo ce l’abbiamo messa tutta facendoci carico di questa sofferenza“, ha detto ancora Conte, sottolineando che ”per i lavoratori le misure sono davvero molto cospicue. Si tratta di 25,6 miliardi di euro. Ci sono risorse per finanziare gli ammortizzatori sociali, ovvero cig e bonus autonomi”.

Con questo decreto “facciamo in modo che le erogazioni arrivino in modo più spedito. Non ci sono sfuggiti i ritardi, vogliamo rimediare con questo decreto per rendere alcuni passaggi più spediti”, ha evidenziato Conte. ”Ora dobbiamo attivare gli aiuti economici soprattutto a chi non ha ricevuto nulla e fare in modo che arrivino in maniera rapida, semplice e veloce. Abbiamo pagato l’85% della cassa ordinaria e quasi l’80 per cento del bonus per gli autonomi. In totale -ha assicurato- abbiamo erogato misure per 4,6 milioni di lavoratori”.

Un miliardo e 450 milioni in due anni saranno destinati alla scuola per programmare un rientro a settembre in sicurezza e per l’esame di maturità in presenza in sicurezza. C’è un importante segnale per la stabilizzazione del corpo docente: avremo 16 mila nuovi insegnanti e così arriveremo a regime a 78mila nuovi insegnanti di ruolo”.

Per la sanità ”c’è un intervento cospicuo pari 3 miliardi e 250 milioni di euro”, mentre per università e ricerca “ci sono 1,4 miliardi e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori. Spero che tanti brillanti ricercatori all’estero potranno rientrare”, è l’auspicio del premier.

Per il turismo è stato predisposto “un bonus vacanze fino al massimo di 500 euro fruibile da tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. Inoltre c’è un fondo per il turismo da 150 milioni e un fondo per la promozione del turismo da 20 milioni”.

Inoltre, “i ristoranti e i bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap grazie all’Anci con cui abbiamo avuto un ottimo spirito di condivisione”. E ancora: “Attenzione anche alla cultura. Chi avrà maturato 7 giorni di contributi nel 2019 avrà l’indennità di 600 euro per aprile e maggio. Inoltre ci sono 50 milioni per il fondo cultura“, ha spiegato Conte.

Gualtieri: “Decreto imponente per risorse e indirizzi forti”

”E’ stato un lavoro intenso ma abbiamo oggi approvato un decreto molto significativo e imponente, sia per le risorse che mettiamo in campo, sia per gli indirizzi molto forti con cui da un lato sosteniamo le famiglie, le imprese, il sistema sanitario in questo momento così difficile ma anche prepariamo, gettiamo le basi per la ripartenza e la ripresa dell’economia”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nella conferenza stampa che segue l’approvazione del decreto legge rilancio.

Il decreto legge rilancio, spiega Guarltieri, ”rifinanzia la cassa integrazione rendendone più efficienti e snelle le procedure”. Le forme di sostegno al reddito vengono allargate ”per far sì che nessuno venga lasciato solo e tutti i lavoratori vengano sostenuti”.

”La parte quantitativamente più rilevante del decreto – ha sottolineato il ministro dell’Economia – riguarda il sostegno alle imprese, adesso è la fase del ristoro, dei contributi a fondo perduto” per le piccole imprese, con fatturato fino a 5 milioni. Inoltre è previsto ”un impegno senza precedenti per favorire la ricapitalizzazione” delle grandi imprese.

Nel decreto legge rilancio sono previste ”delle risorse molto importanti per la scuola e per l’università; sono degli stanziamenti importanti per aiutare inanzitutto le nostre scuole nella difficile ripresa dell’anno scolastico nelle condizioni nuove, che dovranno essere realizzate per garantire la sicurezza dei bambini e dei ragazzi che vanno a scuola”. Per il ministro questo intervento consente di aprire ”uno sguardo sul futuro” e comprende anche ”l’assunzione 16.000 nuovi insegnanti, oltre alle risorse importanti per adeguare le scuole”.

Bellanova si commuove: “Da oggi invisibili meno invisibili”

“Voglio sottolineare un punto per me fondamentale, l’emersione dei rapporti di lavoro. Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili“. E’ con voce rotta dalla commozione e dalle lacrime che la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova alla fine del suo intervento in conferenza stampa si sofferma su “un punto per me fondamentale, l’emersione dei rapporti di lavoro” prevista dal dl rilancio. “Da oggi possiamo dire che lo Stato è più forte del caporalato”, scandisce.

Quelli che sono stati sfruttati nelle campagne o nelle false cooperative non saranno invisibili, potranno accedere ad un permesso di soggiorno per lavoro e noi le aiuteremo ad essere persone che riconquistano la loro identità e la loro dignità. Abbiamo fatto una scelta chiara, possiamo dire che da oggi vince lo Stato, perché è più forte della criminalità e del caporalato”, dice.

Con il dl Rilancio “il settore agroalimentare ha una dotazione specifica: abbiamo destinato 1 miliardo e 150 milioni di euro per sostenere la filiera agricola“, spiega Bellanova. “Gli interventi saranno finalizzati ai settori che hanno più sofferto, il florovivaismo, gli agriturismi, la filiera del vino”.

(fonte Adnkronos)

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