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Fiumicino, il centrodestra: “Montino spieghi come farà ripartire l’economia della città”

14 maggio 2020 | 18:49
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Fiumicino, il centrodestra: “Montino spieghi come farà ripartire l’economia della città”

“Sarebbe opportuno che il Sindaco convocasse il Consiglio comunale per riferire le linee guida per fronteggiare la crisi post-emergenza”

Fiumicino – “Per rispetto verso l’Istituzione che rappresenta – scrivono Mario Baccini (Cristiano Popolari), Alessio Coronas (Forza Italia), Vincenzo D’Intino (Lega), Stefano Costa (Fratelli D’Italia), Roberto Severini (Crescere Insieme) e il vicepresidente del Consiglio comunale Federica Poggiosarebbe opportuno che il Sindaco convocasse con urgenza il Consiglio comunale per riferire, nella sede più idonea, della strategia, o anche solo del pensiero che ispira le linee guida che il Comune vuole avviare per fronteggiare la crisi post-emergenza“.

“L’economia di Fiumicino – spiegano – si regge in modo importante sulle verticali di Aeroporto e attività di food&beverage e che entrambe sono ormai sul lastrico, quindi bisogna sapere con chiarezza cosa il Comune può fare e deve fare per sostenere queste economie, senza scimmiottare il Governo, ma dando corpo alle necessità. Nei giorni scorsi sono stati convocati alcuni ristoratori per parlare dello stato di emergenza, a questa riunione hanno preso parte alcuni consiglieri di opposizione che hanno preso atto delle richieste avanzate dagli operatori. Ora però vorremmo capire come il Comune voglia, per trasparenza, convocare e comunicare con il 90% dei ristoratori che non sono stati invitati alla riunione e quali saranno le iniziative da intraprendere”.

I consiglieri insistono anche sul tema della trasparenza e della pubblicità delle comunicazioni rivolgendosi al Sindaco: “Sarebbe bene che Lei relazionasse al Consiglio su tutti i progetti presenti e futuri, per impedire ai cittadini e alla stampa di pensare che questo è un Comune guidato da un uomo che naviga a vista e agisce in ordine sparso, convocando a caso le diverse categorie, senza una partecipazione trasparente e collettiva, e perché no, magari democratica, visto che ancora siamo in un regime repubblicano. Per questo – concludono i consiglieri – chiediamo anche di poterci riunire in aula consiliare visto che il numero e gli spazi ce lo consentono ampiamente, ricordando che Regione e Parlamento non hanno mai chiuso le Aule e nel rispetto della partecipazione sia reintrodotto lo streaming pubblico delle sedute”.
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