Ordinanza per Ostia, Castelporziano e Capocotta: spiagge aperte ma solo per passeggiate, pesca e sport

16 maggio 2020 | 20:16
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Ordinanza per Ostia, Castelporziano e Capocotta: spiagge aperte ma solo per passeggiate, pesca e sport

Dal X Municipio l’ordinanza che vale fino al 1° giugno. Stabilimenti balneari chiusi e spiagge libere sorvegliate: riesumata la denuncia penale e multe da 25 a 500 euro per chi prende il sole o gioca con secchiello e paletta

Ostia – Che la stagione balneare abbia inizio. Anzi no: andare in spiaggia si può, ma solo per passeggiare, per pescare e per fare sport acquatici. Quindi anche fare un tuffo in acqua. Ma, in questo caso, non si può mettere l’asciugamano sull’arenile. E se lo fai non solo ti becchi una multa che può arrivare a 500 euro ma anche una denuncia penale e arresto fino a 3 mesi.

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, su proposta della presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo, ha firmato l’ordinanza di accesso alle spiagge di Roma valida fino al 1° giugno. Firmata oggi, sabato 16 maggio, sarà in vigore da lunedì 18. Dunque, si può tornare sulle spiagge di Ostia, Castelporziano e Capocotta ma è vietato stendersi al sole o fare altre attività che non sono espressamente consentite.

Si può passeggiare e transitare lungo la spiaggia per fare attività motoria, pescare e scendere in mare per le attività sportive acquatiche: surf, windsurf, canottaggio, sup, kitesurf, vela, nuoto. E’ permessa la pesca sportiva anche amatoriale purchè fatta in modo individuale, nel rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento sociale. Per fare sport e passeggiare bisogna comunque rispettare le distanze interpersonali di 2 metri per le attività sportive e di un metro per le passeggiate.

E’ vietata ogni attività che comporti assembramento e non sono consentite tutte le attività ludiche, incluse dunque anche quelle dei bambini con paletta e secchiello.

L’articolo che prevede la denuncia penale in caso di contravvenzionee all’ordinanza

Una circostanza balza subito agli occhi. Mentre il Governo in sede di spostamento non giustificato ha eliminato la denuncia penale per inosservanza a disposizioni dell’autorità (art. 650 codice penale), decisione adottata per evitare l’ingolfamento dei tribunali, il X Municipio ha invece riesumato questa sanzione penale (fino a tre mesi d’arresto) che va ad aggiungersi a quelle economiche. La multa per i contravventori varia da un minimo di 25 euro a un massimo di 500.

L’ordinanza sindacale reca la numero 93 del 16 maggio 2020.