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Ardea, dal 18 maggio niente più varchi di accesso nel comune

Ierace: "Non c'è normalità sin quando non ci sarà una valida soluzione medica al virus. Solo le nostre azioni giornaliere potranno garantire il bene comune"

Ardea – “Lunedì smonteremo i tanto contestati varchi, quelli che sono stati per noi, la città di Ardea, dei baluardi sino ad oggi contro il diffondersi dei contagi sul nostro territorio. Ad oggi, in totale, solo 30 (di cui 12 guariti) i contagi avuti; un numero considerevolmente basso rispetto ai comuni confinanti, che vanno da un minimo di 55 di Pomezia ad un massimo di 95 ad Aprilia. Numero che è iniziato lievemente a crescere già dopo la prima apertura del 4, dove l’aumento delle attività lavorative autorizzate ha portato più persone in circolazione”. Lo dichiara in una nota stampa il Comandante della Polizia Locale di Ardea dr. Sergio Ierace.

“Il lavoro svolto è stato duro e senza sosta – continua Ierace -, e ha fatto rinunciare a ferie e riposi che non sono stati usufruiti, dall’inizio dell’emergenza sin’ora, dal personale della Polizia Locale che, anche in controtendenza, non ha voluto andare in smart working impegnato con le associazioni a vigilare sul territorio. Personale e Volontari a cui vanno i miei ringraziamenti per tutto il lavoro svolto, così come il personale impegnato sempre ai varchi la notte, accolti dai cittadini e dagli altri operatori delle Forze dell’Ordine sul territorio, come vedette segnalatrici di problematiche spesso affrontate e nell’immediato risolte”.

“Ringrazio ovviamente i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato che hanno sempre fornito ausilio alla nostre attività e con cui posso dire di aver costruito una valida collaborazione. Ognuno per la propria parte abbiamo contribuito a contenere la situazione ed ottenere ad oggi questo status”.

“Sappiamo – conclude il Comandante – che il compito che ci aspetta sarà ancor più arduo, è in questo momento che abbiamo bisogno ancor di più della collaborazione dei cittadini che devono continuare a capire che non c’è normalità sin quando non ci sarà una valida soluzione medica al virus. Solo le nostre azioni giornaliere, di rispetto delle distanze e di igiene, nonché di gestione esemplare delle regole nelle diverse attività produttive, non ultimo le spiagge ed i campeggi, potrà garantire il bene comune. In tale ottica proseguirà il nostro lavoro”.
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