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Cronaca Locale
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Fabrizio Pagliuca (Csis): “L’approvazione del piano particolareggiato è solo un tassello. Bisogna lavorare per togliere tutti i vincoli”

18 maggio 2020 | 08:00
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Fabrizio Pagliuca (Csis): “L’approvazione del piano particolareggiato è solo un tassello. Bisogna lavorare per togliere tutti i vincoli”

“Mettere in sicurezza il territorio non solo è un dovere verso i cittadini, ma vuol dire rimettere in moto l’economia”.

Fiumicino – “Siamo contenti come Comitato dell’approvazione finalmente del piano particolareggiato B4a Isola Sacra (leggi qui la notizia), ma parlare di superamento del problema è inesatto”. A parlare è il presidente del Comitato spontaneo Isola Sacra, Fabrizio Pagliuca.

“Dopo questa delibera di Giunta – spiega Pagliuca – auspichiamo che il Sindaco e l’amministrazione comunale facciano pressione sulla Regione e sull’Autorità di bacino per approvare quella famosa deperimetrazione che ci è stata mostrata a maggio, nella quale vengono liberati molti lotti, molti appezzamenti di terreno, sia B4a che di altre tipologie.

Anche questo, però, non basta perché poi, ammesso che l’Autorità di Bacino faccia in fretta, prima dell’estate, ci saranno 60 giorni per le osservazioni… quindi il nuovo decreto sarà attuato, a nostro avviso, intorno a ottobre-novembre, se non addirittura a Natale. Speriamo di essere smentiti.

Anche con questa deperimetrazione, comunque, ci saranno molti B4a che rimarranno in zona rossa (R4) o in R3 che avranno bisogno di ulteriori accortezze per poter costruire (piano piloty, vasche di compensazione, ecc.); spese onerose sia per il cittadino che per l’imprenditore, Senza considerare poi i pareri da chiedere al Consorzio di bonifica, alla Città metropolitana.

Costi che si aggirano anche sui 3.000 euro, senza alcuna garanzia che torni indietro negativo. Un ulteriore aggravio di costi.

Cosa può fare l’Amministrazione? Può prendere un prestito con la “Cassa depositi e prestiti” e iniziare immediatamente i lavori per il potenziamento delle idrovore, sia che riguardi Villa Guglielmi o alla fine di via Passo Buole, o altre idrovore sparse sul territorio. L’amministrazione potrebbe avviare i lavori e dopo rifarsi come spesa sulla Regione.

L’approvazione del piano B4a va bene, ma con il vincolo alluvione rimangono ancora bloccati i comparti C3b o artigianali che oggi, anche dopo l’approvazione di questo piano, si vedono bocciare i progetti da Regione o Consorzio. La messa in sicurezza del territorio è fondamentale,

Come la vogliamo far ripartire l’economia del nostro territorio? Con ristoranti che lavoreranno al 20%? Con gli alberghi che non lavoreranno per niente? Con i Bed & Breakfast? Con i centri commerciali che lavoreranno a mezzo servizio? Con i bar che perderanno tutte le colazioni, perderanno gli aperitivi?

Una marea di attività che sono state penalizzate dal Covid-19 e che continueranno a essere penalizzate da questa pandemia. Mentre l’edilizia, che è ripartita – con le dovute precauzioni in cantiere, con le mascherine, le distanze di sicurezza, ecc. – può davvero far ripartire alla grande.

L’edilizia infatti si porta appresso gli artigiani, il commercio, le agenzie immobiliari; una economia generalizzata che serve per ripartire davvero.

Infine non ci dimentichiamo che togliere il vincolo definitivamente, significa anche sbloccare i condoni, sbloccare i piani di casa, sbloccare la rigenerazione urbana voluta della Regione Lazio; significa, in sostanza, accontentare tanta gente che aspetta di rendere operative le licenze edilizie, dando peraltro soldi freschi all’Amministrazione.

Insomma, mettere in sicurezza il territorio non solo è un dovere verso i cittadini, ma vuol dire rimettere in moto l’economia. Dunque occorre lavorare per togliere subito tutti i vincoli esistenti (che peraltro subiamo ma non riconosciamo come reali). E ci aspettiamo, appena possibile, un confronto diretto con l’Amministrazione, per sapere cosa si può fare e cosa no, chi può farlo e chi no”.