Rischio incendi boschivi, il sindaco di Ladispoli firma l’ordinanza: tutti i divieti
Divieto di fumo dal 15 giugno al 30 settembre in tutte le aree comunali a rischio incendio boschivo e nelle aree immediate adiacenti
Ladispoli – Il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando ha emesso un’ordinanza (numero 57) per l’applicazione delle misure di prevenzione legata al rischio di incendi boschivi durante l’estate. Dal 15 giugno al 30 settembre in tutte le aree comunali a rischio incendio boschivo e nelle aree immediate adiacenti è vietato:
– accendere fuochi di ogni genere;
– far brillare mine o usare esplosivi;
– usare apparecchi a fiamma od elettrici per tagliare metalli; usare motori (fatta eccezione per quelli impiegati per
– eseguire i lavori forestali autorizzati e non in contrasto con le PMPF ed altre norme vigenti), fornelli o inceneritori che producano faville o brace;
– aprire o ripulire i viali parafuoco con l’uso del fuoco;
– fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese o qualsiasi altro materiale acceso o allo stato di brace e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio;
– esercire attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta meglio note come lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici;
– fermare o sostare al di sopra di vegetazione secca con mezzi a motore caldo;
– transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti;
– mantenere la vegetazione infestante e rifiuti facilmente infiammabili nelle aree esposte agli incendi, specialmente vicino ad abitazioni e fabbricati.
L’ordinanza del sindaco Grando inoltre si rivolge: alle società di gestione delle Ferrovie, Anas, gestione servizi idrici, Autostrade, Provincia, Consorzi di Bonifica; ai proprietari di attività commerciali; ai proprietari o affittuari di terreni agricoli; ai proprietari di terreni incolti; agli enti e ai privati gestori della manutenzione, gestione e conservazione dei boschi; ai gestori di aziende per lo stoccaggio.
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